A Napoli nessuno sta giocando a nascondino. Antonio Conte è stato categorico al termine della sfida vinta contro Milan, segnata dalle reti di Lukaku e Kvaratskhelia. Il tecnico pugliese ha analizzato in maniera lucidissima il momento degli azzurri, che sognano di cucirsi nuovamente lo Scudetto sul petto dopo la storica vittoria del 2023.
Il Napoli però prima di tutto, seguendo il ragionamento di Conte, deve andare a prendersi la qualificazione alla prossima Champions League. Un passo necessario per una squadra che l'anno scorso ha chiuso soltanto al decimo posto in classifica da campione d'Italia in carica. E che si è vista sfuggire l'accesso alle Coppe europee dopo quindici qualificazioni consecutive.
La ricostruzione azzurra passa anzitutto da qui ma nelle dichiarazioni di Conte c'è ovviamente molto di più. Il suo Napoli infatti sta facendo delle cose incredibili: per trovare una controprova basta guardare ai 25 punti raccolti nelle prime dieci sfide di campionato, così come ad un primo posto con un vantaggio pari già a sette lunghezze rispetto all'Inter.
Tutto chiaramente in attesa del prossimo impegni dei nerazzurri, che oggi faranno visita all'Empoli per accorciare questo primo solco creato dai partenopei. Il Napoli non ha fretta ma piuttosto fame e voglia, quelle che sono mancate nella passata stagione. Ed è stato proprio il metodo Conte a rinvigorire una squadra ferita e quasi umiliata, passata nelle mani di tre allenatori nell'arco di nove mesi.
Il passato insegna e può darci gli esempi giusti per andare avanti. Conte ha fiutato la possibilità di rilanciare un altro progetto sportivo di altissimo livello, come del resto ha già fatto nel corso della sua lunga e vincente carriera. L'ha fatto a Torino con la Juventus così come a Milano con l'Inter, due esperienze che gli hanno fruttato quattro Scudetti in nove anni.
Conte è riuscito a risollevare dalle proprie ceneri anche un club come il Chelsea, scelto nell'estate 2016 dopo l'addio all'Italia. E anche qui il mister è dovuto ripartire da un decimo posto e un anno senza Europa, cancellato con la vittoria della Premier League nel 2017 e il raggiungimento della finale di FA Cup.
La stessa cosa, seppur con risultati diversi, è accaduta con il Tottenham. Conte infatti ha preso in mano gli Spurs nel novembre 2021, con una squadra che dopo sole dieci giornate arrancava in classifica. Ed è stato proprio lui, attraverso il lavoro, i sacrifici e una mentalità vincente a trascinare quel Tottenham fino alla qualificazione alla Champions League. Un traguardo non da poco se giochi in Premier League, rivendicato proprio da Conte nella pancia di San Siro.
Chiaramente Conte vorrà fare lo stesso a Napoli ma, come ammesso da lui stesso, c'è bisogno di tempo. Il tecnico si è dato tre anni per rimettere le mani su quello Scudetto, ma questo percorso lungo e faticoso potrà anche essere accorciato. Conte infatti si sente a proprio agio a Napoli, una piazza dove respira nuovamente aria di calcio. Il posto giusto per lasciare un altro segno indelebile ed entrare nel cuore di un'altra tifoseria.
Il ragionamento di Conte sull'Europa fila ma questo Napoli, che ha annullato la Juventus e ha fatto la voce grossa in casa del Milan, può lecitamente ambire alla vittoria di un altro Scudetto. In attesa chiaramente delle ventotto prove che mancano da qui alla fine del campionato. Molte, troppe, per tirare ancora delle somme definitive.
Le cinque vittorie consecutive raccolte tra fine settembre e ottobre sono la linfa giusta per un gruppo che adesso avrà davanti il primo tour de force della stagione. Gli azzurri domenica se la vedranno al Maradona con l'Atalanta, tornando a San Siro per un'altra super sfida contro l'Inter prevista il 10 novembre.
Due test che potranno dire molto sulla tenuta fisica e soprattutto mentale degli azzurri. Dopo la terza sosta per le Nazionali gli uomini di Conte sfideranno la Roma, con l'intento di mettere un altro tassello importante in questa lunga ed estenuante stagione.
Senza le Coppe di mezzo è vero, ma con una grande ambizione come quella di riportare lo Scudetto a Napoli. Tutti ci pensano ma nessuno alla fine lo dice così chiaramente: Conte predica calma e attenzione, perché per vincere ci vuole anche questo.