Il karma, o destino, è generato da azioni, pensieri e parole messe in atto in questa o nella vita precedente. Per questo si dice che può essere negativo, positivo, tornare indietro o ripetersi. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Se sarete gentili, aiuterete, offrirete opportunità, riceverete in cambia dalla stessa persona, o da uno sconosciuto, la stessa azione. Il karma è una sorta di seme che germoglia intorno e dentro è l'inizio di un cambiamento destinato a incidere, nel bene o nel male, sull'esistenza.
Il karma ha a che fare anzitutto con l'accettazione della vita, è un modo per attraversare il karma e capire come migliorare le cose. Ciò che è stato fatto è una lezione dalla quale imparare, comincia lì il cambiamento, sono i pensieri che ci indirizzeranno verso situazioni positive, confusionarie o negative. Ne abbiamo parlato con Letizia Ciancio, psicologa e scrittrice, in esclusiva a TAG24.IT. "Il karma è un termine che deriva dal sanscrito e significa letteralmente azione ripetuta, fa riferimento ad una legge universale, e naturale, di causa-effetto applicata all'ambito morale che fa capire che le nostre azioni, i pensieri e le parole che utilizziamo hanno un impatto su quello che accadrà dopo."
"Nelle filosofie orientali il karma ha a che fare col ciclo di rinascite, è una legge di causa effetto universale non è un giudizio dato da un'entità esterna, ma una legge naturale di causa-effetto che richiama alla responsabilità personale di ciò che ha fatto e ciò che farà. Ma, come possiamo giustificare le calamità naturali, o la morte di una persona buona d'infarto? Non è una dinamica lineare, ma un'energia che viene messa nel campo energetico universale e semina qualcosa: vuoi o non vuoi quel qualcosa lì avrà un impatto. La rinascita è data dalla rinascita di un potenziale di vita, principio per cui tutto si trasforma, niente si crea, né si distrugge."
"Freud spiega il karma come una 'coazione a ripetere', la tendenza a ripetere elementi della vita passata anche traumatici senza sapere perché. Perché un uomo incontra sempre le stesse persone negative per la propria vita? Il cervello è una macchina 'economica' che cerca di ottenere il miglior risultato col minimo sforzo, per questo preferisce ripetere ciò che conosce, anche se distruttivo e fa meno fatica a rifare le stesse cose che a cambiare. D'altro canto secondo la spiegazione freudiana si cercano inconsciamente situazioni irrisolte del passato, come quelle coi genitori, per avere una nuova occasione per risolverle e con ciò riprendere il controllo. E poi, sempre secondo Freud ci sono istinti autodistruttivi (thanatos, istinto di morte) che fanno parte dell’essere umano, tanto quanto gli istinti vitali (eros, istinto di vita)."
Siamo autori del nostro destino, creiamo la realtà così come la immaginiamo o come l'abbiamo imparata, in famiglia, nei primi anni di vita. Per questo la psicoterapia può rappresentare un'interruzione del ciclo karmico. "L'immaginazione, la visione della realtà, prima che avvenga, indirizza la mente. Se si ha un obiettivo ben chiaro nella testa nella realtà vediamo solo quello che serve a realizzarlo e il cervello, senza rendersene conto, farà una sintesi di quello che gli serve. Chiarire gli obiettivi permette di orientarci verso la direzione che vogliamo perseguire."