Settantuno anni, annoverato tra i fondatori di Hezbollah e considerato ora uno dei nemici mortali di Israele. Questo è il curriculum di Naim Qassem, nuovo leader del gruppo militare sciita libanese. Il 71enne dovrà sostituire il precedente leader Saffiedine, ucciso nel corso del mese di ottobre - probabilmente il 3 - da parte delle forze israeliane.
Qassem ha assistito alla nascita del Partito di Dio con il finanziamento dell'Iran e poteva essere nominato leader già dopo la morte dello storico segretario Nasrallah. Al 71enne è stato preferito in un primo momento il più giovane Saffiedine. Ora Qassem dovrà raccogliere una pesante eredità in un momento molto complicato per le sorti del Libano: il nuovo segretario non ha perso tempo e nel giorno della sua nomina, ieri 29 ottobre 2024, ha esortato Israele a lasciare i territori libanesi occupati.
Un monito quello lanciato dal nuovo capo di Hezbollah che non lascia troppo spazio all'immaginazione: si proseguirà con i piani di attacco voluti dal precedente leader Nasrallah e non ci saranno, molto probabilmente, spazi per una possibile tregua.
Classe 1953, Naim Qassem è il quarto leader di Hezbollah. In passato ha ricoperto il ruolo di vicesegretario generale del Partito di Dio sotto la guida dei segretari al-Musawi e Nasrallah. Qassem è stato scelto per la sua grande esperienza: è considerato uno dei volti storici di Hezbollah dato che l'ha visto nascere negli anni '80 ed ha vissuto la prima occupazione israeliana dei territori libanesi.
Come la maggior parte dei miliziani di Hezbollah, Qassem è nato nel villaggio di Kafarfila - nella provincia di Nabatieh nel Libano meridionale. In principio iscritto all'Università è stato allievo, parallelamente ai suoi studi, di uno dei più importanti Mar'ja - una sorta di guida spirituale - dello sciismo.
Qualche anno dopo gli studi si è concentrato sull'aiuto delle persone considerate 'non privilegiate' nel corso degli anni '70. Poco dopo è scoppiata la guerra civile in Libano e proprio in questo periodo non si conosce molto della vita di Qassem. Quel che è noto è che il nuovo capo di Hezbollah è sempre stato più una "mente religiosa" all'interno del partito che un vero e proprio leader. In passato Qassem ha scritto diverse opere religiose.
Sono tempi duri per la formazione sciita che di recente sta conoscendo una nuova guerra con Israele. Lo scorso 27 settembre, lo storico leader di Hezbollah Nasrallah è stato ucciso nel corso di un raid israeliano a confine nord con il Libano. La morte del capo del partito sciita ha permesso per certi versi alle truppe dell'Idf di avanzare nel territorio libanese qualche giorno dopo.
Il nuovo capo del Partito di Dio, Hashem Saffiedine, è durato pochi giorni. Il 64enne è stato ucciso in un raid delle truppe di Tel Aviv qualche giorno dopo - il 3 ottobre - ma la sua morte è stata nei fatti annunciata verso la fine del mese. Il Partito di Dio in guerra ora con Israele ha nominato il suo nuovo leader in un momento cruciale della guerra.
Il nuovo leader di Hezbollah non ha perso tempo ed ha intimato a Israele di fermare l'avanzata che va avanti da ormai un mese nel sud del Libano. Il nuovo fronte bellico provoca ogni giorno diverse centinaia di morti e la capitale Beirut è stata più volte bombardata nel tentativo di distruggere centri operativi appartenenti ad Hezbollah.
Come ha dichiarato Qassem nella giornata di oggi:
I leader ha celebrato i martiri del movimento, come Nasrallah e altre figure di spicco, ed ha riconosciuto che gli attacchi di Israele hanno inferto al gruppo un colpo "doloroso". Questo però non significa che Hezbollah sia finito: