Il 3 luglio 2005, Pasquale Abagnale, un muratore di ventidue anni, scomparve misteriosamente da Gragnano, in provincia di Napoli.
Quella che sembrava una giornata ordinaria si è trasformata nell'inizio di un mistero che perdura da diciannove anni.
Il giorno prima della scomparsa, un lunedì, Pasquale uscì di casa come ogni mattina. Tuttavia, a differenza del solito, non tornò a pranzo, nonostante la madre lo aspettasse.
La sera, suo fratello lo vide in centro città nei pressi di un bar che frequentava abitualmente. In compagnia del suo gruppo di amici, Pasquale mangiò una pizza e, al termine della serata, rifiutò un passaggio offerto dai compagni.
Si allontanò senza mostrare segni di disagio, come se fosse una serata qualunque. Ma quella notte cambiò tutto.
Abagnale non torno più a casa, lasciando una comunità intera nel dolore e nella perplessità.
Il giorno successivo alla scomparsa, i familiari denunciarono l'accaduto alle forze dell'ordine. Da subito si sono posti interrogativi angoscianti: "Perché sparire improvvisamente senza dare alcuna spiegazione? Pasquale è forse in pericolo o costretto ad allontanarsi per motivi ignoti?".
Gli investigatori non esclusero nessuna ipotesi. Potrebbe aver deciso di allontanarsi per una crisi personale o, al contrario, essere vittima di un evento drammatico.
Situazioni analoghe sono state osservate in altri giovani, come il caso di Emanuele Arcamone, ventitreenne di Ischia, scomparso in circostanze simili.
Un fatto certo è che, da quel momento, il cellulare di Pasquale rimase spento e non vi furono mai più contatti con la famiglia.
Al momento della sparizione, Pasquale era alto un metro e settanta, con corporatura normale, capelli corti e occhi castani. Indossava una maglietta nera con uno stemma rossa e un paio di jeans chiari.
Nel 2024, Abagnale avrebbe 41 anni. Dopo quasi vent'anni, è possibile che il suo aspetto sia cambiato significativamente.
Potrebbe aver modificato il taglio di capelli, lasciato crescere la barba o adottato uno stile di abbigliamento diverso per rendersi meno riconoscibile.
Non si esclude che si sia trasferito lontano da Gragnano, costruendo una nuova vita in altre città italiane o all'estero.
Otto anni dopo la sua scomparsa, una segnalazione ravvivò le speranze della famiglia. Nell'ottobre del 2013, un giovane somigliante a Pasquale fu avvistato a Roma, vicino alla stazione della Metro A Spagna, in vicolo Bottino.
Suonava la chitarra seduto sull'asfalto, indossando una t-shirt blu, jeans scuri e scarpe bianche.
L'avvistamento fece supporre che avesse scelto una vita di strada, semplice e forse distaccata dai legami del passato. Nonostante i numerosi avvistamenti ricevuti, non vi furono sviluppi concreti.
Nei giorni successivi, altre persone confermarono di aver visto Abagnale nello stesso luogo, alimentando il dubbio nei genitori, dalle foto ricevute, che si trattasse davvero di lui.
Nonostante il tempo passato, la famiglia di Pasquale non si è mai arresa. La ferita è ancora aperta, e l'amore per Pasquale continua a spingere i parenti a cercare risposte.
Attraverso le indagini delle forze dell'ordine e numerosi appelli sui social network, chiedono il supporto di chiunque possa fornire informazioni utili.
"Aiutateci a ritrovarlo", chiedono i familiari, invitando chiunque abbia notizie a contattare il numero d'emergenza al 112 o la pagina Facebook omonima. Ogni segnalazione, anche anonima, potrebbe essere determinante per riportare l'uomo a casa.
Se incontrate qualcuno che somiglia ad Albanese, è consigliabile avvicinarsi con discrezione, senza menzionare minimamente la scomparsa, e offrire compagnia, una bottiglia d'acqua, un pasto caldo, nell'attesa dell'arrivo delle autorità competenti.
La speranza è che questo lungo viaggio verso la verità possa finalmente concludersi con un lieto fine, mettendo fine a questo doloroso incubo che ha colpito tutte le persone preoccupate per le sue sorti.