A Pisa è caccia a un uomo che punge le ragazze con una siringa e poi scappa. Sta seminando il panico e sui social la notizia di due nuovi episodi, avvenuti a poche ore di distanza, rimbalza da un profilo all'altro, da una pagina all'altra. I fatti sono stati denunciati su "Memesunipi", la community dedicata agli studenti universitari che solitamente pubblica post ironici, e hanno fatto il giro del web. Due ragaze hanno scritto alla pagina per raccontare la brutta esperienza che hanno vissuto e mettere in guardia le loro coetanee sui rischi che potrebbero correre. Si tratta del fenomeno, ormai mondiale, del "needle spiking", di cui si parla già da qualche anno, e consiste nel pungere le donne con una siringa che può contenere droga o essere infetta. Needle spiking significa letteralmente puntura d'ago. A Pisa non sono due casi isolati, a settembre 2024 era accaduto un fatto simile a una ragazza che si chiama Miriana che aveva denunciato l'accaduto alla polizia: "Avevo paura che l'ago fosse infetto".
Il primo episodio di "needle spiking", stando al post pubblicato su Memesunipi, è avvenuto sabato 18 gennaio, alle 18.15, in via Cavalcavia San Giusto, vicino l'aeroporto. La vittima racconta: "La notizia girava già da settembre 2024, purtroppo è successo di nuovo questa volta a me. Un uomo alto all'incirca 1,70, che ho visto solo di schiena, mi ha punto la natica e dopo un paio di secondi che ho sentito la puntura mi sono girata e l'ho visto piegato, poi si è messo subito a correre ed è scappato". Poi consiglia alle ragazze che vivono a Pisa di "stare molto attente".
Al quotidiano La Nazione la giovane dà qualche dettaglio in più. L'autore del gesto era incappucciato, indossava una giacca impermeabile e le scarpe nere. Aggiunge che ha raccontato tutto alla polizia e di essere andata in ospedale per la profilassi. La siringa la preoccupa sicuramente, ed è molta la paura che possa contenere qualcosa di pericoloso per la salute.
Il secondo episodio è avvenuto il giorno seguente, il 19 gennaio, vicino alla stazione. La dinamica è la stessa: una ragazza è stata punta con una siringa mentre passegiava lungo viale Bonaini.
I post di denuncia dei casi legati al needle spiking, pubblicati dalla pagina Instagram Memesunipi, hanno meso in allarme le ragazze di Pisa e dai commenti si intuisce la loro apprensione. "Perché, cosa c'è di divertente?", si chiede un utente, "Tra due giorni ho un esame, in pratica devo andarci in armatura?", scrive un altro, "Non capisco perché la gente voglia divertirsi male traumatizzando persone che si fanno gli affari propri a giro, è vergognoso", il commento di una persona preoccupata.
Ora è partita la caccia all'uomo, sulla pagina dedicata agli studenti universitari di Pisa alcune persone dichiarano di aver visto quell'uomo. Un post segnala un tipo sospetto: "Stamattina in via San Casciani, dietro di me c'era un uomo incappucciato (nonostante non fosse freddo) sulla cinquantina, con gli occhiali tondi. Mi sono girata, si è fermato e mi fissava, fermo lì. Dopo qualche minuto ho chiesto a uno studente du parlare con me perché la situazione mi sembnrava strana. E solo dopo il tizio si è allontanato".
Purtroppo i due episodi di needle spiking non sono gli unici avvenuti a Pisa. A settenmbre 2024 la notizia di una ragazza punta all'improvviso con una siringa aveva agitato le chat dei più giovani. La vittima aveva raccontato ai poliziotti di essere stata colpita al sedere da un uomo di età compresa tra i 40 e i 50 anni, basso e con la pancia. Il fatto sarebbe accaduto in centro, sul lungarno Buozzi.
Su tutti i casi, scrive La Nazione, sta indagando la Squadra mobile della Questura di Pisa.