La causa legale tra Justin Baldoni e Blake Lively, co-protagonisti del film "It Ends With Us", si arricchisce di nuovi elementi, come un audio del regista inviato a Blake dopo la scena girata sul tetto di un grattacielo.
Nel frattempo è stata fissata la data della prima udienza, che si terrà a New York.
Al centro del dibattito ci saranno le accuse di molestie sessuali mosse da Blake Lively nei confronti del regista, che ha a sua volta contrattaccato, sostenendo di essere vittima di una campagna diffamatoria orchestrata dall'attrice.
Scendiamo nei dettagli.
La battaglia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni ha finalmente una data per il processo. Secondo i documenti del tribunale ottenuti il 27 gennaio, l’udienza è fissata per il 9 marzo 2026 a New York.
La causa è iniziata dopo la denuncia presentata da Lively che ha accusato Baldoni di molestie sessuali, che si sarebbero verificate sul set di It Ends With Us.
L’attrice sostiene inoltre che Baldoni abbia assunto dei PR esperti per mettere in atto una campagna diffamatoria mirata a distruggere la sua reputazione, la sua immagine e, di conseguenza, la sua carriera di attrice.
La prossima udienza non si occuperà solo della denuncia di Lively contro Baldoni, ma anche della controquerela presentata da Baldoni, che ha richiesto un risarcimento di 400 milioni. Il giudice competente, infatti, ha deciso di unire le due controversie.
Il regista, infatti, accusa Lively di diffamazione e sostiene che lei abbia interferito nel suo ruolo di regista di It Ends With Us, danneggiandolo professionalmente.
La controquerela di Baldoni sostiene che Lively abbia tentato di dirottare il suo film, non abbia letto il romanzo su cui è basato il film, se non molto tempo dopo l'inizio delle riprese e abbia orchestrato una campagna pubblicitaria negativa con la connivenza del suo agente Leslie Sloane e del New York Times.
Tra qualche giorno, invece, ed esattamente il 3 febbraio 2025, si terrà una conferenza preliminare, durante la quale si deciderà sull'ordine restrittivo richiesto da Lively nei confronti dell'avvocato di Baldoni, Bryan Freedman, accusato di condotta impropria. L'avvocato ha negato ogni addebito.
Justin Baldoni si sarebbe scusato con Blake Lively attraverso una nota vocale inviata nelle prime ore di una notte di aprile 2023, dopo aver girato la famosa scena sul tetto e aver affrontato una discussione sulla riscrittura di quella scena.
Nell'audio ottenuto dal Daily Mail, Baldoni si scuserebbe per il suo comportamento, ammettendo di aver deluso la collega. Inoltre la ringrazierebbe per aver condiviso i suoi sentimenti, definendolo un gesto di fiducia e vulnerabilità.
"Una cosa che dovresti sapere di me è che ammetterò e mi scuserò quando fallirò", ha aggiunto Baldoni, secondo l'audio. "Sono tutt'altro che perfetto. Sono un uomo molto imperfetto, come mia moglie può testimoniare".
Il regista avrebbe così ammesso le proprie mancanze, attribuendole alla pressione del lavoro, e si sarebbe impegnato a migliorare, ringraziando Blake Lively per il dialogo aperto e costruttivo.
Nell'audio, inoltre, Justin Baldoni avrebbe elogiato la Lively per la sua riscrittura della scena, definendola "l’ingrediente segreto" per il successo del film.
Avrebbe anche menzionato il supporto ricevuto da Ryan Reynolds e Taylor Swift, amici fidati dell’attrice, sottolineando l’importanza di avere un team che la sostenga nei momenti difficili.
Ha poi aggiunto che stava finalizzando le modifiche alla sceneggiatura per includere le sue note, assicurandole che avrebbe ricevuto una bozza definitiva al più presto, in modo da poter concordare le scene in questione.
La controversia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni si preannuncia come uno dei casi più seguiti nel mondo dello spettacolo.
L'udienza del 9 marzo 2026 sarà un momento di svolta, non solo per le carriere dei due attori, ma anche per stabilire nuovi precedenti giuridici in materia di molestie sessuali sul luogo di lavoro.