Qual è lo sport preferito dell’opposizione secondo il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli? Collezionare richieste di dimissioni e mozioni di sfiducia.
Uno sport in cui, a onore del vero, si sono cimentati negli anni quasi tutti i partiti dell’arco parlamentare quando si sono trovati all’opposizione, e Fratelli d’Italia non fa eccezione.
Il responsabile dell’organizzazione del partito di Giorgia Meloni ha commentato così le due mozioni di sfiducia presentate dai partiti di opposizione contro due esponenti della maggioranza, i ministri Carlo Nordio e Daniela Santanchè, in discussione oggi – martedì 25 febbraio – a Montecitorio.
Due mozioni, dall’esito scontato, di cui tuttavia la maggioranza avrebbe volentieri fatto a meno, restia a essere tirata per la giacchetta in discussioni potenzialmente imbarazzanti come quelle sul caso Almasri, le intercettazioni illegittime di Paragon e i guai giudiziari della ministra del Turismo.
Se lo sport nazionale è il calcio, quello preferito dalle opposizioni è la presentazione di mozioni di sfiducia e richieste di dimissioni. Ne è convinto il deputato di Fratelli d’Italia, intercettato stamane dagli inviati di Tag24.it, mentre si recava alla Camera per partecipare alla discussione sulla sfiducia dei ministri Carlo Nordio e Daniela Santanchè.
Ha commentato ironicamente Donzelli che, poi, ha chiarito che si tratta di iniziative legittime e che è sempre il Parlamento ad avere l’ultima parola.
Ha chiarito Donzelli che, infine, ha anche assicurato che la maggioranza avrebbe affrontata compatta gli attacchi dell’opposizione anche sulla mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
#donzelli sul caso di #buccinasco e della "teoria #gender" nel libro sulla #Costituzione: #FDI da sempre contro la #mafia, ma non siamo d'accorso se qualcuno la usa per parlare di altro"#25FEBBRAIO pic.twitter.com/X3Bp5mYmIv
— Tag24 (@Tag24news) February 25, 2025
In realtà collezionare richieste di dimissioni e mozioni di sfiducia è lo ‘sport’ preferito per chiunque si all’opposizione. Si tratta, infatti, di uno strumento potentissimo per mettere in difficoltà il governo in carica, non tanto per le possibilità di successo – molto risicate – quanto per la possibilità di accendere o mantenere accesi i riflettori su argomenti spinosi.
Quando è stato all’opposizione Fratelli d’Italia ha spesso avanzato richieste di dimissioni e mozioni di sfiducia contro esponenti dell’allora maggioranza.
Nelle ultime settimane si è spesso parlato della richiesta di dimissioni – poi presentate – della ministra Josefa Idem, durante il Governo Renzi, da parte dell’allora leader dell’opposizione Giorgia Meloni per l’Imu non pagato. Nell’ultima legislatura Fratelli d’Italia ha presentato due mozioni sfiducia, la prima nel 2020 contro l’allora ministro della Giustizia Bonafede e la seconda nel 2021 contro il ministro della Salute Roberto Speranza.
Sono certa della buona fede della #Idem ma le dimissioni sarebbero auspicabili. Serve atto di responsabilità: politica deve dare l'esempio
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) June 20, 2013
Tutte bocciate naturalmente. Il ricorso alle mozioni di sfiducia è una prerogativa delle opposizioni, ma, può anche rivelarsi un’arma a doppio taglio dal momento che il suo utilizzo eccessivo può far passare il messaggio di un’opposizione poco incisiva.
La prima mozione in programma è stata quella presentata da tutte le opposizioni (senza Azione) contro Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Il motivo della mozione è il caso Almasri, ovvero, la liberazione da parte del Governo del capo della polizia libica destinatario di un mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale.
La mozione, però, sarà il pretesto per l’opposizione per discutere anche di altre questioni come la riforma della giustizia e soprattutto lo spinoso caso Paragon su cui il governo non ha ancora riferito in Parlamento.
Il #M5S prepara le mozioni di sfiducia contro #Nordio e #Santanchè, parla #Silvestri: "Questo è un governo che difende gli amici degli amici"#25FEBBRAIO pic.twitter.com/JrUZr2Qfzh
— Tag24 (@Tag24news) February 25, 2025
Ha dichiarato il deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco Silvestri. Il M5s, inoltre, è l’autore della mozione di sfiducia a Daniela Santanchè – poi appoggiata da Pd e Avs – legata alle sue recenti vicende giudiziarie.
L’esito di entrambe le mozioni, come dicevamo, è scontato – salvo clamorosi colpi di scena – ma il punto è che in questo modo l’opposizione è riuscita ancora una volta a far convergere il dibattito parlamentare su questioni su cui la maggioranza, invece, vorrebbe calasse il sipario.