07 Mar, 2025 - 11:45

Perché Harry Potter non muore nella foresta alla fine de "I doni della morte"?

Perché Harry Potter non muore nella foresta alla fine de "I doni della morte"?

La saga di Harry Potter, scritta da J.K. Rowling, è una delle più amate e complesse serie fantasy della letteratura moderna. Uno degli aspetti più intriganti e dibattuti tra i fan è il finale del settimo libro, "Harry Potter e i Doni della Morte", dove Harry Potter sembra morire per mano di Lord Voldemort, ma in realtà sopravvive. Questo evento è stato fonte di molte domande e speculazioni tra i lettori e gli spettatori. In questo articolo, esploreremo i motivi per cui Harry non muore alla fine del libro.

Perché Harry Potter non muore?

Harry Potter non muore alla fine de "I doni della morte" grazie alla combinazione di due fattori principali: la protezione magica di Lily e il sangue che scorre nelle vene di Voldemort. Questi elementi, insieme alla complessa trama degli Horcrux e alla magia del mondo di Harry Potter, rendono il finale del libro un momento emozionante e coerente con la storia. Ma procediamo con ordine per analizzare al meglio la questione.

La protezione di Lily

Il primo e più importante motivo per cui Harry sopravvive è la protezione magica lasciatagli dalla madre, Lily Evans Potter. Quando Voldemort tentò di uccidere Harry da bambino, Lily si sacrificò per proteggere il figlio, creando un potente incantesimo di amore che si impresso su Harry. Questo incantesimo non solo salvò Harry allora, ma lo protesse anche da future minacce, inclusa la maledizione mortale di Voldemort.

L'Horcrux involontario

Quando Voldemort tentò di uccidere Harry da bambino, una parte della sua anima si staccò e si attaccò al corpo di Harry, facendo di lui un Horcrux involontario. Tuttavia, questo non fu il motivo principale per cui Harry sopravvisse alla fine del settimo libro. Piuttosto, fu la protezione di Lily e un altro fattore cruciale che lo salvò.

Il sangue di Harry e il ritorno di Voldemort

Un altro elemento fondamentale è il rituale che Voldemort eseguì nel quarto libro per tornare in forma umana. Durante questo rituale, usò il sangue di Harry, che conteneva la protezione di Lily. Questo gesto, apparentemente innocuo, si rivelò fatale per Voldemort, poiché il suo corpo divenne un veicolo per la protezione magica di Lily. Finché Voldemort viveva, anche la protezione di Harry rimaneva attiva, rendendolo immune alla morte per mano del Signore Oscuro.

La morte nella Foresta Proibita

Nel settimo libro, Harry si reca nella foresta proibita per affrontare Voldemort, consapevole del suo destino. Quando Voldemort lo colpisce con l'Avada Kedavra, Harry non muore perché l'incantesimo uccide solo il frammento di anima di Voldemort che si trovava dentro di lui, facendo di Harry un Horcrux involontario. Harry si ritrova in un luogo onirico simile alla stazione di King's Cross, dove incontra Silente, che gli spiega la situazione.

La bacchetta di sambuco e il duellismo magico

Alcuni fan sostengono che la bacchetta di sambuco, uno dei Doni della Morte, abbia un ruolo nella sopravvivenza di Harry. Tuttavia, questo è un punto di dibattito. La bacchetta di sambuco, nota anche come la bacchetta invincibile, è un oggetto potente che si lega al suo padrone attraverso la vittoria. Harry, avendo disarmato Draco Malfoy, che a sua volta aveva disarmato Silente, diventa il legittimo padrone della bacchetta. Tuttavia, la protezione di Harry non deriva principalmente dalla bacchetta, ma dalla magia di Lily e dal sangue che scorre nelle vene di Voldemort.

 

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