Il suo cuore ha smesso di battere la mattina del 7 aprile 2025, dopo essere stato ricoverato in condizioni gravissime all'ospedale San Camillo di Roma nella tarda serata di sabato. Non ce l'ha fatta Giacomo, il 13enne ferito da un colpo di pistola alla testa che potrebbe essere partito per errore. Familiari e amici hanno sperato fino all'ultimo in un miracolo.
L'arma era detenuta regolarmente dal fratello per uso sportivo: le indagini per chiarire la dinamica di quanto accaduto sono ancora in corso.
Giacomo viveva con la sua famiglia in un appartamento in via Cardano a Roma, nel quartiere Marconi. Un ragazzo definito "studioso" e "buono", vittima, probabilmente, di un incidente domestico. Sarebbe stato escluso il suicidio.
Il ragazzino è morto intorno alle 6 di lunedì 7 aprile: i genitori sarebbero stati avvisati delle sue condizioni disperate e dei gravi danni cerebrali provocate dal proiettile. Sono ancora sotto choc.
Stando a quanto emerso, il padre, in casa in quel momento, avrebbe sentito un forte rumore provenire dalla stanza del fratello maggiore di Giacomo. Quando è entrato, ha trovato il 13enne esanime a terra, con l'arma accanto. La pistola era detenuta regolarmente, per l'allenamento al poligono.
Il fratello maggiore David, che lavora come vigilante, ha dichiarato di aver lasciato la pistola, smontata, su un tavolo e di essere andato a fare una doccia. Lo riporta Il Corriere della Sera.
Sono in corso le indagini da parte degli agenti della Squadra Mobile di Roma e dei colleghi del commissariato San Paolo. Come da prassi, il cellulare del ragazzo è stato sequestrato per verificare se avesse visionato dei tutorial sull'uso dell'arma, come riferito dai familiari.
Al momento pare che non siano state trovate tracce di filmati di questo tipo, ma vorranno svolti ulteriori accertamenti sul dispositivo. L'arma è stata sequestrata.
Non ci sono indagati, ma sviluppi sul caso potrebbero arrivare nelle prossime ore.
Il servizio del Tg1 Rai sul caso - 6/04/2025
La notizia della morte di Giacomo si è rapidamente diffusa sui social. Sul gruppo Facebook "Sei di Viale Marconi se...", che conta oltre 17mila membri, gli amministratori hanno pubblicato un messaggio di cordoglio che ha raccolto finora decine di commenti.
"Ci stringiamo nel dolore dei familiari di Giacomo il nostro piccolo di Marconi" si legge sul post. "Un bambino dolcissimo ed educato, ti porteremo sempre nel nostro cuore" sono le parole di Veronica.
Il padre è titolare di un'attività commerciale in zona San Pietro. "Eri la gioia del negozio" è il ricordo di un altro utente.