07 Apr, 2025 - 11:08

Dove aveva il tumore Stefano D'Orazio? Ecco di cosa è morto il batterista dei Pooh

Dove aveva il tumore Stefano D'Orazio? Ecco di cosa è morto il batterista dei Pooh

Stefano D'Orazio, storico batterista dei Pooh, è scomparso il 6 novembre 2020 a Roma, all'età di 72 anni. La sua morte, avvenuta in piena pandemia da Covid-19, ha lasciato un vuoto profondo nel panorama musicale italiano e nei cuori di fan e colleghi. Oltre al Coronavirus, Stefano combatteva da tempo contro una malattia pregressa, la leucemia, che aveva indebolito il suo fisico e reso il contagio da Covid fatale.

Che tipo di tumore aveva Stefano D'Orazio?

Stefano D'Orazio soffriva da tempo di leucemia, tumore del sangue che aveva compromesso il suo stato di salute. Nonostante fosse in via di guarigione e stesse lavorando su nuovi progetti artistici, il contagio da Covid-19 aggravò irrimediabilmente le sue condizioni. Ricoverato presso la struttura Columbus del Policlinico Gemelli di Roma per una settimana, Stefano sembrava inizialmente migliorare. Tuttavia, il virus indebolì ulteriormente un fisico già provato dalla leucemia e causò complicazioni renali e cardiache che portarono alla sua scomparsa.

La notizia della sua morte fu annunciata pubblicamente durante una puntata del programma televisivo Tale e Quale Show da Loretta Goggi. Colleghi e amici come Roby Facchinetti e Red Canzian espressero il loro dolore sui social media, ricordando Stefano come un fratello e un compagno di vita straordinario.

La vita privata di Stefano D'Orazio

Stefano D'Orazio era sposato dal 2017 con Tiziana Giardoni, di 22 anni più giovane. La proposta di matrimonio avvenne in modo romantico durante un concerto dei Pooh all'Arena di Verona. Tiziana ha ricordato Stefano come "la sua forza e il suo sorriso", sottolineando quanto fosse speciale nella vita quotidiana e nel lavoro.

Nonostante non avessero figli, il loro legame era profondo e autentico. Dopo la morte di Stefano, Tiziana ha rilasciato un commosso comunicato stampa in cui ha dichiarato: "Ho perso una parte di me stessa".

La carriera di Stefano D'Orazio

Nato a Roma il 12 settembre 1948, Stefano D'Orazio ha mostrato fin da giovane una grande passione per la musica. Dopo aver iniziato con gruppi come The Kings e The Sunshines, entrò a far parte dei Pooh nel settembre del 1971, sostituendo Valerio Negrini alla batteria. Da quel momento, Stefano divenne non solo il batterista della band, ma anche uno dei suoi parolieri e manager. La sua prima canzone scritta per i Pooh fu Eleonora mia madre, seguita da molti altri brani che hanno segnato la storia della musica italiana.

Durante i suoi anni con i Pooh, Stefano contribuì a creare successi intramontabili come Tanta voglia di lei, Pensiero e Uomini soli, che vinse il Festival di Sanremo nel 1990. Dopo quasi quattro decenni di carriera con la band, decise di lasciare il gruppo nel 2009 per dedicarsi ad altri progetti artistici, tra cui la produzione di musical come Pinocchio, Aladin e Mamma Mia. Tuttavia, tornò con i Pooh nel 2015 per una reunion in occasione del cinquantesimo anniversario della band.

L'eredità artistica

Stefano D'Orazio non è stato solo un musicista eccezionale ma anche un innovatore nel mondo dello spettacolo italiano. Oltre alla sua attività con i Pooh, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del musical italiano con produzioni come Pinocchio – Il grande musical, che ha riscosso grande successo sia in Italia che all'estero.

La sua capacità di scrivere testi profondi e coinvolgenti ha fatto sì che molte delle sue canzoni diventassero parte integrante della cultura musicale italiana. Inoltre, Stefano ha sempre dimostrato un forte impegno nella sperimentazione artistica, cercando nuove forme espressive sia nella musica che nel teatro.

Il saluto finale

I funerali di Stefano D'Orazio si sono svolti nella Chiesa degli Artisti a Roma in forma privata. Nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, centinaia di fan si sono radunati lungo il corteo funebre per omaggiarlo intonando le sue canzoni più celebri come Pensiero e Tanta voglia di lei. Presenti anche amici vip e colleghi storici dei Pooh come Roby Facchinetti, Riccardo Fogli e Dodi Battaglia.

Le parole dei membri della band hanno sottolineato l'importanza di Stefano nella loro vita: "Era una persona straordinaria che ci mancherà tantissimo", ha dichiarato Facchinetti. Red Canzian ha espresso rabbia nei confronti del virus che non ha permesso loro di salutarlo adeguatamente.

condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE