Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il presidente statunitense Donald Trump a Washington. Trump ha annunciato, il 2 aprile, dazi reciproci del 20 per cento contro l’Unione europea e il blocco è stato uno dei più colpiti dalle tariffe annunciate dall’amministrazione americana. Il tycoon ha poi annunciato una pausa di 90 giorni dalle tariffe, applicando invece un'imposta di base del 10 per cento.
Donald Trump ritiene che i dazi siano un mezzo per riportare l'economia statunitense alla sua gloria, rendendo il Paese più ricco. Il viaggio di Meloni era quindi di grande importanza, dato anche il rapporto stretto con il presidente. Tuttavia, sembra che la leader italiana non sia riuscita a far cambiare idea a Trump, almeno nell’immediato, ma ci sono buoni segnali che un accordo potrebbe arrivare presto.
Trump aveva lasciato aperte le vie del negoziato dopo l'annuncio dei dazi. Ha ribadito che gli altri Paesi mirano a raggiungere delle intese e ha affermato che "vogliono concludere accordi più di me". Trump però non ha fretta e sembra che punterà a mantenere il suo vantaggio attuale.
Nell'incontro con Meloni, il presidente americano ha espresso fiducia nel trovare un accordo con l'Unione europea e con altre nazioni prima della fine della pausa di 90 giorni.
Meloni ha anche dichiarato di voler invitare Trump a visitare l'Italia. Meloni punta a fungere da interlocutore chiave tra il presidente americano e gli altri Paesi europei:
Il presidente del Consiglio è stata l'unica leader europea a partecipare all'insediamento di Trump il 20 gennaio. Come leader di un partito di destra, la visione politica di Giorgia Meloni è allineata a Trump su diversi temi. Il tycoon ha elogiato Meloni durante l'incontro, definendola "un grande primo ministro" e "uno dei veri leader del mondo".
Trump fa pressioni sui leader dei Paesi della NATO affinché aumentino la spesa per la difesa. Questo tema resta una priorità. Meloni ha annunciato l’intenzione di portare le proprie spese militari al 2 per cento del PIL. Il premier ha affermato che:
Tra i temi discussi da Meloni e Trump c'era anche la guerra in Ucraina. Su questo punto, il premier italiano ha ribadito che “l’aggressore è la Russia”.
L'amministrazione statunitense, sotto la guida di Trump, ha più volte attaccato le proprie controparti europee. In uno dei commenti più discussi, gli europei sono stati definiti addirittura come "parassiti". Ciò ha scatenato dubbi su come potrà essere il futuro delle relazioni transatlantiche.
Ad un giornalista che ha chiesto a Meloni cosa ne pensasse di queste parole, la premier ha risposto rivolgendosi direttamente al Presidente americano:
Le due sponde dell’Atlantico sono alleati naturali, come ha ricordato Trump durante l'incontro. I toni del presidente sono stati piuttosto tranquilli e ha anche affermato: