La morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, ha segnato la fine di un pontificato lungo oltre dodici anni e ha posto una domanda che ha incuriosito fedeli e osservatori di tutto il mondo: dove riposerà per sempre Jorge Mario Bergoglio?
La risposta, già nota da tempo grazie alle sue stesse dichiarazioni, rappresenta una svolta nella storia delle sepolture papali: Papa Francesco ha scelto la Basilica di Santa Maria Maggiore, rompendo con la tradizione recente che vedeva i pontefici tumulati nelle Grotte Vaticane della Basilica di San Pietro.
Papa Francesco aveva pianificato da mesi i dettagli della propria sepoltura, scegliendo consapevolmente di discostarsi dal protocollo vaticano. Il motivo di questa scelta è profondamente personale e spirituale: la Basilica di Santa Maria Maggiore custodisce l’icona della Salus Populi Romani, alla quale il pontefice era legatissimo.
È proprio davanti a questa immagine della Madonna che Bergoglio si è raccolto in preghiera in momenti cruciali del suo pontificato, dalla mattina successiva alla sua elezione nel 2013, fino alle visite prima e dopo ogni viaggio apostolico e durante la pandemia.
In un’intervista rilasciata a fine 2023, Papa Francesco aveva dichiarato apertamente: “La mia tomba è già pronta”, spiegando di aver voluto riposare vicino alla Salus Populi Romani per la grande devozione che lo legava a questa icona. Questa scelta, come ha raccontato lui stesso, nasce da un legame profondo: “La mia grande devozione. Prima, quando venivo, ci andavo sempre la domenica mattina quando ero a Roma, ci andavo per un po’. Sì, c’è un legame molto grande”.
La tomba di Papa Francesco sarà collocata in una nicchia discreta, all’ingresso sulla sinistra della Cappella Paolina, proprio accanto all’icona della Salus Populi Romani. Si tratta di un luogo dal doppio accesso: uno dalla navata principale della basilica, attualmente chiuso, e uno dalla stessa cappella.
Questa posizione è stata oggetto di particolare attenzione: inizialmente la nicchia era stata riservata a un cardinale ancora in vita, ma la richiesta del pontefice ha portato a una revisione dei piani, sottolineando l’eccezionalità della scelta.
La Basilica di Santa Maria Maggiore non è solo un luogo di culto tra i più antichi e importanti di Roma, ma anche uno scrigno di arte e storia. Fondata nel V secolo, sorge sul colle Esquilino e ospita opere di valore inestimabile, come la Cappella Paolina e il reliquiario della Sacra Culla, che secondo la tradizione conterrebbe frammenti della mangiatoia di Betlemme.
La basilica è anche il luogo dove sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti – l’ordine di Papa Francesco – celebrò la sua prima messa, rendendo ancora più significativo il legame tra Bergoglio e questa chiesa.
La decisione di Papa Francesco rappresenta una rottura con la prassi consolidata negli ultimi secoli. La maggior parte dei pontefici moderni riposa nelle Grotte Vaticane, sotto la Basilica di San Pietro. L’ultimo papa a essere sepolto a Santa Maria Maggiore fu Clemente IX, morto nel 1669.
In passato, però, la basilica ha accolto le spoglie di altri sette papi, oltre a figure di rilievo della cristianità come san Girolamo e l’apostolo Mattia.
Nella basilica è sepolto anche Gian Lorenzo Bernini, massimo esponente del barocco romano, e più recentemente, nel 2017, l’ex cardinale di Boston Bernard Law, la cui sepoltura fu autorizzata proprio da Bergoglio.
La scelta di Santa Maria Maggiore non è solo una questione logistica o di preferenza personale, ma assume un forte valore simbolico. Papa Francesco ha sempre cercato di incarnare uno stile di vita sobrio e vicino al popolo, anche nei momenti più solenni.
La sua volontà di funerali più semplici rispetto ai predecessori e la scelta di una tomba “modesta” riflettono la sua visione di una Chiesa meno legata ai fasti e più orientata all’essenzialità evangelica.
Inoltre, la presenza dell’icona della Salus Populi Romani, oggetto di una devozione secolare e punto di riferimento per i romani nei momenti di crisi, rafforza il messaggio di Papa Francesco: la centralità della fede mariana, la vicinanza alla gente e la continuità con la tradizione spirituale della Chiesa, più che con quella cerimoniale.
Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali di Roma e una delle più antiche chiese dedicate alla Vergine Maria. La leggenda narra che la Madonna stessa indicò il luogo della sua costruzione con una nevicata miracolosa in agosto. Nei secoli, la basilica è stata ampliata e arricchita da elementi rinascimentali e barocchi, mantenendo però intatta la sua vocazione di luogo di preghiera e di rifugio spirituale.
Oggi, la basilica rappresenta non solo un monumento artistico e storico, ma anche un luogo vivo di fede, dove si intrecciano la storia della cristianità e la devozione popolare. La scelta di Papa Francesco di essere sepolto qui restituisce a Santa Maria Maggiore un ruolo centrale nella memoria della Chiesa e nella spiritualità dei fedeli.