21 Apr, 2025 - 14:03

Nostradamus aveva previsto la morte del Papa nel 2025? La profezia sul successore "romano"

Nostradamus aveva previsto la morte del Papa nel 2025? La profezia sul successore "romano"

Le profezie di Nostradamus continuano a suscitare fascino e inquietudine, soprattutto quando si avvicinano date chiave come il 2025. Tra le sue quartine enigmatiche, una delle più dibattute riguarda proprio il destino del papato e la possibile morte di un Pontefice anziano, seguita dall’elezione di un successore “romano”. Ma quanto c’è di vero in queste interpretazioni? E che cosa dice davvero Nostradamus sul futuro della Chiesa cattolica?

Le quartine di Nostradamus: tra mito e interpretazione

Nostradamus, al secolo Michel de Nostredame, pubblicò nel 1555 la sua opera più celebre, Les Prophéties, una raccolta di quartine poetiche spesso oscure e aperte a molteplici interpretazioni. Nel corso dei secoli, studiosi e appassionati hanno cercato di decifrare i suoi versi, attribuendogli previsioni su guerre, catastrofi naturali, pandemie e persino eventi legati al papato.

Per il 2025, alcune interpretazioni delle sue quartine suggeriscono un evento di grande rilievo per la Chiesa: la morte di un Papa molto anziano e l’elezione di un nuovo pontefice di origine romana o italiana. La quartina più citata recita:

virgolette
Per la morte di un Pontefice molto vecchioSarà eletto un romano di buona etàDi lui si dirà che indebolisce la sua sedeMa a lungo siederà e in attività mordace.

Questi versi, secondo molti, alluderebbero proprio alla fine del pontificato di Papa Francesco, il quale, per età e condizioni di salute, rappresenta un candidato plausibile per questa profezia.

Il 2025: un anno di cambiamenti secondo Nostradamus

Le previsioni di Nostradamus per il 2025 non si limitano al papato. L’astrologo francese avrebbe previsto anche altri eventi drammatici: una nuova pandemia causata dal ritorno di un virus antico, liberato dallo scioglimento dei ghiacciai, e gravi sconvolgimenti politici e naturali. Tuttavia, la questione della successione papale resta uno dei temi più discussi.

Secondo alcune letture, il 2025 vedrebbe la fine del pontificato di Francesco e l’arrivo di un successore definito “romano”. Questa specifica distingue la previsione da quella del 2024, in cui si parlava invece di un cardinale di origine asiatica o africana.

Il riferimento a un “successore romano” viene spesso interpretato come un papa italiano o comunque legato a Roma, in contrapposizione alla crescente internazionalizzazione della Chiesa degli ultimi decenni.

La profezia di Malachia e il tema dell’ultimo Papa

A intrecciarsi con le profezie di Nostradamus c’è anche la celebre Profezia dei Papi attribuita a San Malachia, un monaco irlandese vissuto nel XII secolo. Secondo questo testo, Papa Francesco sarebbe l’ultimo pontefice prima del “Giorno del Giudizio”, e il suo successore sarebbe chiamato “Pietro Romano”.

La profezia di Malachia descrive l’ultimo papa come colui che guiderà la Chiesa tra “molte tribolazioni”, fino alla distruzione di Roma e al Giudizio Universale. Sebbene la storicità di questa profezia sia stata spesso messa in dubbio dagli studiosi, la coincidenza con le interpretazioni delle quartine di Nostradamus alimenta speculazioni e timori sul futuro della Chiesa e del mondo.

Chi potrebbe essere il “successore romano”?

L’ipotesi di un successore “romano” ha acceso il dibattito tra vaticanisti e appassionati di profezie. Alcuni vedono in questa figura un cardinale italiano, altri semplicemente un pontefice molto legato a Roma per formazione e carriera ecclesiastica. La scelta del termine “romano” resta volutamente ambigua e si presta a molteplici letture.

Non va dimenticato che nessun papa, dopo San Pietro, ha mai scelto il nome “Pietro” per rispetto della tradizione. Tuttavia, la profezia di Malachia potrebbe riferirsi a un titolo simbolico o a un pontefice che incarna lo spirito della romanità, più che a un vero e proprio nome.

Realtà o suggestione? Il fascino delle profezie

Le profezie di Nostradamus, come quelle di Malachia, sono spesso circondate da un alone di mistero e ambiguità. I loro versi, volutamente oscuri, permettono interpretazioni diverse a seconda del contesto storico e delle aspettative collettive. La loro forza sta proprio nella capacità di adattarsi ai tempi e di rispecchiare le paure e le speranze di ogni epoca.

Nel caso del papato, le condizioni di salute di Papa Francesco e le tensioni interne ed esterne alla Chiesa hanno reso particolarmente attuale la discussione su un possibile cambio al vertice, alimentando il mito della profezia che si avvera. Tuttavia, non esiste alcuna prova concreta che Nostradamus abbia previsto con precisione la morte di un Papa nel 2025: si tratta di interpretazioni, spesso retrospettive, di testi criptici e aperti a molteplici letture.

 

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