Papa Francesco ha segnato una svolta nella tradizione vaticana scegliendo come luogo della sua sepoltura la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, invece delle Grotte Vaticane della Basilica di San Pietro, dove riposano la maggior parte dei papi del Novecento. Questa decisione rappresenta un’eccezione nella storia del Vaticano e riflette profondamente il carattere e la spiritualità di Jorge Mario Bergoglio.
Per permettere ai fedeli di tutto il mondo di rendere omaggio in preghiera e raccoglimento, la salma del Santo Padre verrà traslata all'interno della Basilica di San Pietro mercoledì 23 aprile.
La data è stata indicata come la più probabile per l'inizio dell'omaggio pubblico, secondo quanto riferito dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Le modalità precise con cui si svolgerà la traslazione saranno definite nel dettaglio e rese note nella giornata di domani, al termine della prima Congregazione Generale dei Cardinali, che si riunirà per organizzare le celebrazioni e le fasi successive del lutto.
La traslazione rappresenta un momento profondamente simbolico, in cui la comunità dei fedeli potrà iniziare a congedarsi spiritualmente dal Pontefice, accompagnandolo con la preghiera e la devozione all’interno della Basilica che è cuore della cristianità.
Le ragioni della scelta di Papa Francesco:
La motivazione principale dichiarata da Papa Francesco è la sua grande devozione verso la Madonna Salus Populi Romani, l’icona mariana custodita proprio nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Il pontefice ha più volte sottolineato il legame personale con questa immagine sacra: “La mia grande devozione. Prima, quando venivo, ci andavo sempre la domenica mattina quando ero a Roma, ci andavo per un po’. Sì, c’è un legame molto grande”. Fin dall’inizio del suo pontificato, Francesco ha reso omaggio all’icona prima e dopo ogni viaggio apostolico, affidando a Maria la protezione delle sue missioni.
La scelta di Santa Maria Maggiore si inserisce nella linea di semplicità e sobrietà che ha caratterizzato tutto il pontificato di Francesco. Il Papa ha espresso il desiderio di funerali più semplici rispetto a quelli dei suoi predecessori, coerentemente con la sua attitudine minimalista e il suo stile pastorale vicino alla gente.
Sebbene Francesco sia gesuita, la Basilica di Santa Maria Maggiore ospita le tombe di diversi papi francescani, tra cui Niccolò IV, Sisto IV e Sisto V. Questa scelta rafforza il legame spirituale con la tradizione francescana, nota per la povertà e la vicinanza agli ultimi, valori molto cari anche a Bergoglio. Inoltre, la basilica è legata anche alla storia dei gesuiti: qui, nel 1538, sant’Ignazio di Loyola celebrò la sua prima messa.