La morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, ha segnato non solo la fine di un pontificato ma anche l’inizio di una nuova stagione per quanto riguarda il cerimoniale delle esequie papali. Il Pontefice argentino, fedele fino all’ultimo al suo stile di sobrietà e semplicità, aveva infatti voluto riformare profondamente i riti funebri destinati ai successori di Pietro.
Tra le innovazioni più significative spicca proprio la modalità di esposizione della salma, che si discosta nettamente dalle tradizioni seguite fino ai funerali di Benedetto XVI e Giovanni Paolo II.
Secondo il calendario stabilito dal Collegio Cardinalizio e in linea con le nuove regole dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, la salma di Papa Francesco sarà esposta alla venerazione dei fedeli nella Basilica di San Pietro a partire da mercoledì 23 aprile 2025. La data è stata scelta per consentire ai fedeli di tutto il mondo di rendere omaggio al Pontefice e per rispettare la consuetudine che prevede almeno tre giorni di esposizione prima delle esequie solenni.
La decisione è stata ufficializzata martedì 22 aprile, durante la prima Congregazione dei Cardinali, che ha anche fissato la data dei funerali tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, cioè tra venerdì 25 e domenica 27 aprile, con la giornata di sabato 26 aprile indicata come la più probabile per la celebrazione delle esequie.
Papa Francesco aveva espresso chiaramente la volontà di modificare la tradizione dell’ostensione della salma. Non ci sarà più la camera ardente nel Palazzo Apostolico, né il corpo del Pontefice verrà esposto su un alto catafalco, come avveniva in passato. La salma, infatti, sarà già deposta nella bara e verrà esposta così ai fedeli nella Basilica Vaticana, davanti all’altare centrale, per l’omaggio e la preghiera di suffragio.
Le principali novità rispetto al passato sono:
Il rito di esposizione della salma avverrà la mattina del 23 aprile nella Basilica di San Pietro. La bara aperta, contenente il corpo del Pontefice, sarà collocata davanti all’altare della Confessione, sopra la tomba di San Pietro, per permettere ai fedeli di rendere omaggio e pregare. Durante l’esposizione, il volto del Papa sarà visibile, coperto da un velo di seta bianca che potrà essere rimosso da un familiare per l’ultimo saluto.
La scelta di evitare il catafalco e di limitare i simboli del potere papale risponde al desiderio di Francesco di essere ricordato come “un cristiano tra i cristiani”, sottolineando la dimensione pastorale e comunitaria del suo ministero anche nel momento della morte.
L’esposizione della salma durerà circa tre giorni, fino alla vigilia dei funerali. Durante questo periodo, la Basilica di San Pietro resterà aperta con orari prolungati per consentire il massimo afflusso di pellegrini, fedeli e delegazioni ufficiali. L’accesso sarà libero, ma regolato dalle autorità vaticane per garantire ordine e sicurezza, vista la prevedibile grande partecipazione da tutto il mondo.
La sera precedente ai funerali, la bara verrà chiusa in una cerimonia riservata, senza la solennità pubblica che caratterizzava i riti precedenti. All’interno della bara saranno posti, secondo la tradizione, la mitra, il pallio, alcune monete e medaglie del pontificato e il rogito, un documento che riassume il pontificato di Francesco.
La sepoltura avverrà nella Basilica di Santa Maria Maggiore, secondo le volontà del Papa, segnando un’ulteriore rottura con la tradizione che vedeva i Pontefici sepolti nelle Grotte Vaticane.