22 Apr, 2025 - 08:46

Chi è Robert Sarah? Origini e biografia del possibile successore di Papa Francesco

Chi è Robert Sarah? Origini e biografia del possibile successore di Papa Francesco

Con la scomparsa di Papa Francesco e l’avvicinarsi di un nuovo conclave, tra i nomi dei possibili successori al soglio di Pietro spicca quello del cardinale Robert Sarah. Figura di primo piano nel panorama ecclesiastico internazionale, Sarah rappresenta una delle voci più autorevoli e conservatrici della Chiesa cattolica contemporanea.

Robert Sarah: età e origini 

Robert Sarah nasce il 15 giugno 1945 a Ourous, un piccolo villaggio della Guinea, allora colonia francese. Appartiene alla minoranza etnica dei Conagui e cresce in una famiglia di religione animista, convertitasi poi al cattolicesimo. La sua vocazione religiosa nasce presto, grazie anche all’incontro con i missionari Spiritani, che lo accolgono nel seminario minore Saint Augustine di Bingerville, in Costa d’Avorio, all’età di 12 anni.

Le turbolenze politiche e i cambiamenti geopolitici che investono l’Africa negli anni Sessanta segnano profondamente la sua formazione. Con l’indipendenza della Guinea e la successiva chiusura dei seminari da parte del regime di Ahmed Sékou Touré, Sarah è costretto a proseguire gli studi da autodidatta, dimostrando una determinazione e una resilienza che lo accompagneranno per tutta la vita.

Formazione e studi: tra Africa, Europa e Terra Santa

Dopo aver ottenuto il baccalaureato in teologia a Kindia nel 1964, Sarah si trasferisce in Francia, al seminario maggiore di Nancy, ma una crisi diplomatica tra i due Paesi lo obbliga a lasciare l’Europa e a completare gli studi in Senegal. Viene ordinato sacerdote il 20 luglio 1969 nella cattedrale di Sainte Marie a Conakry.

La sua sete di conoscenza lo porta a Roma, dove consegue la licenza in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e, successivamente, la licenza in Sacra Scrittura allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Questi anni di studio e approfondimento biblico segnano il suo profilo di intellettuale e teologo di spessore internazionale.

Ministero episcopale: la resistenza sotto la dittatura

Il 13 agosto 1979, a soli 34 anni, Papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita di Conakry. Sarah prende il posto dell’arcivescovo Raymond-Marie Tchidimbo, costretto all’esilio dopo anni di prigionia sotto il regime di Sékou Touré. In un contesto di forte repressione politica, Sarah si distingue per il coraggio civile e la fermezza morale: non esita a denunciare le ingiustizie del regime, diventando una delle voci più rispettate della società guineana.

Durante il suo episcopato, Sarah lavora per mantenere l’indipendenza della Chiesa dal potere politico e sostiene sacerdoti e laici perseguitati. Il suo impegno per la libertà religiosa e la dignità umana lo rende una figura carismatica non solo in Guinea, ma anche nel resto dell’Africa occidentale.

L’ascesa in Vaticano: dal “Cor Unum” alla Congregazione per il Culto Divino

Nel 2001 Giovanni Paolo II lo chiama a Roma come segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Nel 2010, Benedetto XVI lo nomina presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, incaricato della carità e dell’aiuto umanitario internazionale. È in questa veste che Sarah si fa conoscere per la sua attenzione ai poveri, alle emergenze umanitarie e ai temi della solidarietà globale.

Il 20 novembre 2010 viene creato cardinale da Benedetto XVI, primo guineano a ricevere la porpora. Nel 2014 Papa Francesco lo nomina prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, incarico che ricoprirà fino al 2021. In questo ruolo, Sarah si distingue per la difesa della tradizione liturgica e per la promozione della celebrazione della Messa ad orientem, diventando punto di riferimento per l’ala più conservatrice della Chiesa.

Pensiero e posizioni: il volto conservatore della Chiesa

Robert Sarah è noto per le sue posizioni ferme e spesso controcorrente su temi cruciali come la liturgia, la morale sessuale, la difesa della vita e la dottrina sociale. Si oppone con decisione all’aborto, all’eutanasia, ai matrimoni e alle benedizioni di coppie omosessuali, sostenendo una “riforma della riforma” in senso tradizionalista del Concilio Vaticano II.

Il suo legame con Papa Benedetto XVI, con cui ha collaborato anche in pubblicazioni di grande impatto, e la sua distanza dalle aperture progressiste di Papa Francesco, lo rendono il candidato ideale per chi auspica un ritorno a una Chiesa più tradizionale e meno incline al cambiamento.

Il “papabile” africano: tra suggestione e realtà

Nel panorama dei possibili successori di Papa Francesco, Robert Sarah viene spesso indicato come il principale rappresentante dell’Africa e dell’ala conservatrice. Tuttavia, la sua elezione viene considerata da molti osservatori meno probabile rispetto a candidati più in linea con la maggioranza dei cardinali elettori, creati da Francesco e orientati verso una continuità riformista.

Nonostante ciò, la sua figura rimane centrale nel dibattito ecclesiale, simbolo della vitalità della Chiesa africana e della pluralità di voci che caratterizzano il cattolicesimo globale.

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