Il Vaticano è un luogo unico al mondo: uno Stato indipendente nel cuore di Roma, simbolo della fede cattolica e sede del Papa.
Nonostante la sua immensa importanza religiosa e storica, è sorprendentemente piccolo. Con una superficie di appena 44 ettari, è lo Stato più piccolo al mondo.
Eppure, al suo interno vivono circa 800 persone, tra cui religiosi, funzionari con le loro famiglie, membri della Guardia Svizzera e il Papa stesso.
Una comunità ristretta ma estremamente particolare, dove ogni abitante ha un ruolo ben preciso in una realtà fuori dal comune.
La Città del Vaticano è davvero un posto unico: è uno stato indipendente a tutti gli effetti, ma così compatto da coprire meno di mezzo chilometro quadrato (0,44 km²). Questo la rende il paese più piccolo del pianeta per estensione.
Per girarlo tutto a piedi, sono necessari 40 minuti.
Anche la sua popolazione è minuscola, con circa 800 persone che ci vivono e la rendono una delle nazioni meno popolate al mondo.
In Vaticano ci vive il clero, ovvero il Papa, i cardinali, i vescovi, i sacerdoti e le suore che risiedono e lavorano lì.
Ci vivono gli appartenenti alla Guardia Svizzera, i membri del corpo militare che protegge il Papa. I militari hanno la loro caserma.
Ci sono anche alcuni dipendenti laici della Santa Sede o dello Stato della Città del Vaticano che hanno la residenza all'interno delle mura vaticane.
Spesso si tratta di personale con incarichi particolari o la cui presenza è ritenuta necessaria, come tecnici e funzionari. Alcuni di essi vi risiedono con le loro famiglie.
I dipendenti che vivono nel piccolo Stato, però, sono una minoranza, perché la stragrande maggioranza dei circa 3000 dipendenti laici del Vaticano vive fuori dalle mura, a Roma.
Per ottenere la residenza a Città del Vaticano bisogna svolgere una funzione per la Santa Sede o per lo Stato. Residenza che verrà meno con la conclusione dell'incarico.
Insomma non è un posto dove chiunque può decidere di andare a vivere.
La Città del Vaticano, pur essendo lo stato più piccolo del mondo, ha una forma di governo molto particolare: è una delle poche monarchie assolute rimaste oggi, simile a paesi come l'Arabia Saudita o l'Oman. A capo dello Stato c'è il Papa, che detiene un potere supremo – legislativo, esecutivo e giudiziario – all'interno dei suoi confini.
Questa concentrazione assoluta di potere nelle mani di una sola persona è il motivo principale per cui la Città del Vaticano non potrebbe entrare a far parte dell'Unione Europea, che accetta solo stati democratici.
Certo, esiste un organo legislativo, una commissione composta da Cardinali nominati dallo stesso Pontefice, che si occupa delle leggi dello Stato. Il Papa, però, in quanto sovrano assoluto, ha sempre l'ultima parola e può modificare o annullare qualsiasi decisione presa da questa commissione.
Ma allora, perché non sentiamo parlare del "Re" del Vaticano? Semplicemente perché il ruolo di Capo dello Stato (il sovrano assoluto) e quello di Capo della Chiesa Cattolica (il Papa) sono ricoperti dalla stessa persona.
Questa unione crea una situazione unica al mondo: la Città del Vaticano è l'unica monarchia assoluta che non è ereditaria, ma elettiva. Il suo sovrano non sale al trono per discendenza, ma viene eletto dai Cardinali.
Questa doppia veste del Pontefice – a volte agisce come sovrano dello Stato della Città del Vaticano, altre volte come guida spirituale della Santa Sede (l'ente che governa la Chiesa universale) – è ciò che rende la struttura vaticana così particolare e, a volte, complessa da comprendere.