Monsignor Vincenzo Paglia è una delle figure più rilevanti della Chiesa cattolica italiana degli ultimi decenni, noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso, nella promozione della pace e nella riflessione sui temi della famiglia, della vita e dell’assistenza agli anziani.
La sua lunga carriera ecclesiastica e il suo ruolo di intellettuale e promotore di iniziative sociali lo rendono un protagonista del nostro tempo.
Vincenzo Paglia è nato il 21 aprile 1945 a Boville Ernica, un piccolo comune della provincia di Frosinone, nel Lazio.
Cresciuto in un contesto familiare e sociale profondamente legato ai valori della tradizione cattolica, Paglia ha mostrato fin da giovanissimo una vocazione religiosa che lo ha portato a intraprendere un percorso di formazione ecclesiastica già dalla prima adolescenza.
Dopo aver frequentato il Pontificio Seminario Romano Minore e poi il Pontificio Seminario Romano Maggiore, Paglia ha conseguito la laurea in teologia presso la Pontificia Università Lateranense, dove ha ottenuto anche la licenza in filosofia.
Poi, ha arricchito la sua formazione con una laurea in pedagogia presso l’Università di Urbino, dimostrando un interesse particolare per le scienze umane e l’educazione.
Il 15 marzo 1970 è stato ordinato sacerdote dal cardinale Angelo Dell’Acqua e incardinato nella diocesi di Roma. I suoi primi incarichi pastorali lo hanno visto viceparroco a Casal Palocco (1970-1973), quindi rettore della chiesa di Sant’Egidio in Trastevere, dove ha iniziato un legame duraturo con la Comunità di Sant’Egidio, di cui è tuttora consigliere spirituale.
Dal 1981 al 2000, Paglia è stato parroco della Basilica di Santa Maria in Trastevere e prefetto della terza prefettura di Roma.
In questi anni ha maturato una profonda esperienza pastorale, distinguendosi per l’attenzione ai temi sociali e per la promozione del dialogo ecumenico e interreligioso. È stato segretario della Commissione Presbiterale Regionale e membro della Commissione Presbiterale Italiana, oltre che postulatore della causa di beatificazione dell’arcivescovo di San Salvador Óscar Romero.
Il suo impegno nella Comunità di Sant’Egidio lo ha portato a partecipare attivamente all’associazione “Uomini e Religioni”, organizzando incontri ecumenici e interreligiosi di rilievo internazionale. Paglia ha avuto un ruolo chiave nell’organizzazione della storica visita di Papa Giovanni Paolo II in Romania nel 1999, primo viaggio di un pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa dopo lo scisma del 1054.
Il 4 marzo 2000 è stato nominato vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia da Papa Giovanni Paolo II e ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 2 aprile dello stesso anno dal cardinale Camillo Ruini.
Durante il suo episcopato, ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo: presidente della Federazione Biblica Cattolica Internazionale (2002-2004), presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana (2004-2009), e presidente della Consulta per i problemi sociali, del lavoro, della giustizia e della pace della Conferenza Episcopale Umbra.
Nel 2012 è stato nominato presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia da Papa Benedetto XVI e, contestualmente, elevato alla dignità di arcivescovo. Dal 2016 è presidente della Pontificia Accademia per la Vita e Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, incarichi che lo pongono al centro del dibattito internazionale sui temi della bioetica, della famiglia e della dignità della vita umana.
Paglia è stato anche nominato presidente della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana dal Ministero della Salute italiano nel 2020 e, dal 2024, è presidente della Fondazione Età Grande. Il suo impegno per la pace, il dialogo tra le religioni e l’attenzione ai più fragili gli hanno valso numerosi riconoscimenti internazionali.
Iscritto all’Ordine dei giornalisti del Lazio, Paglia è autore di numerose pubblicazioni su spiritualità, storia della Chiesa e temi sociali, collaborando con riviste, giornali e programmi radiofonici e televisivi.