Don Daniel Antúnez è una delle figure più significative del mondo salesiano contemporaneo, noto per il suo impegno missionario e per la sua profonda dedizione ai giovani e alle comunità più fragili. Attualmente è presidente di Missioni Don Bosco, la Procura Missionaria Salesiana di Torino, incarico che ricopre dal settembre 2021. La sua storia personale e il suo percorso spirituale sono profondamente intrecciati con le radici e i valori salesiani, che ha incarnato prima in Argentina e poi in Italia.
Don Daniel Antúnez è nato a Buenos Aires, in Argentina, nel 1961, e oggi ha 63 anni. Le sue origini argentine non sono solo un dato anagrafico, ma rappresentano anche un legame simbolico con la storia salesiana: l’Argentina fu infatti la prima terra di missione scelta da Don Bosco per i suoi figli spirituali, segnando l’inizio di una lunga tradizione missionaria che continua ancora oggi.
La vocazione di Don Daniel nasce in giovane età. A soli 13 anni, durante la frequentazione della cappellania di Sant’Ignazio nella periferia di Buenos Aires, rimane profondamente colpito dall’entusiasmo e dalla dedizione dei giovani salesiani che incontrava. Questo primo incontro si trasforma presto in una domanda personale: “Posso anch’io vivere quell’entusiasmo e trasformarlo in una vocazione?”. La risposta arriva il 31 gennaio 1983, giorno della festa di Don Bosco, quando a 24 anni emette i primi voti religiosi.
Dopo la professione religiosa, Don Daniel trascorre altri dodici anni di formazione e servizio prima di essere ordinato sacerdote. In questo periodo si dedica all’insegnamento di materie umanistiche ai ragazzi, iniziando così quell’opera educativa che diventerà il filo conduttore della sua vita.
Il cuore della sua esperienza pastorale si svolge in Patagonia, una regione che lui stesso definisce “alla fin del mundo”, riprendendo le parole di Papa Francesco. Qui trascorre ben 18 anni: 13 nella Terra del Fuoco e 5 a Santa Cruz, affrontando le difficoltà di una terra remota, segnata dallo sradicamento dei giovani, spesso costretti a emigrare per lavoro o studio dopo aver terminato la scuola superiore. Questo fenomeno rappresenta una grande sfida per chi, come Don Daniel, cerca di costruire progetti educativi duraturi e relazioni profonde con le persone.
Durante questi anni, Don Daniel si distingue per il suo impegno concreto: viene inviato a Puerto Desiado, nella provincia di Santa Cruz, e successivamente ancora più a sud, a Rio Grande e a Ushuaia, la città più australe del mondo. Qui riceve dal Rettor Maggiore Don Pascual Chávez l’incarico di rilanciare la presenza salesiana, affrontando anche le difficoltà materiali, come la necessità di ristrutturare la casa dei salesiani in condizioni precarie.
Dopo l’esperienza in Patagonia, Don Daniel viene richiamato a Buenos Aires per collaborare con l’allora Ispettore dell’Argentina Sud, Don Ángel Fernández Artime (futuro Rettor Maggiore dei Salesiani). Qui ricopre prima il ruolo di vicario e poi di economo ispettoriale dell’Ispettoria “Beato Zeffirino Namuncurá”. Questa fase della sua vita è caratterizzata dalla gestione amministrativa e dal supporto organizzativo alle opere salesiane, rafforzando ulteriormente la sua esperienza e la sua visione internazionale.
Dal 1° settembre 2021, Don Daniel Antúnez è presidente di Missioni Don Bosco, la Procura Missionaria Salesiana di Torino, succedendo a Giampietro Pettenon. Questo incarico rappresenta per lui un ritorno simbolico alle origini del carisma salesiano, nella città dove Don Bosco iniziò la sua opera. Il suo primo impegno è stato quello di conoscere la cultura italiana, entrare in sintonia con la realtà locale e guidare il gruppo di lavoro già attivo nella Procura missionaria.
Nel suo ruolo attuale, Don Daniel coordina progetti in oltre 130 Paesi, portando avanti l’obiettivo di sostenere i giovani più svantaggiati attraverso istruzione, formazione professionale, interventi di emergenza, costruzione di scuole, centri di accoglienza, ospedali e iniziative a favore dei migranti e dei rifugiati. La sua esperienza missionaria lo porta spesso a visitare le realtà più difficili del mondo, come l’Ucraina, dove Missioni Don Bosco è impegnata nel fornire aiuti umanitari alle popolazioni colpite dalla guerra.
Don Daniel Antúnez si distingue per uno stile improntato alla fiducia nella Provvidenza e alla tipica letizia salesiana. Egli stesso afferma:
“Vivo questa nuova esperienza come un regalo, felice di essere salesiano. Guardo la mia storia e mi dico che non è possibile che sia stato io a scriverla: l’ha scritta Dio!”
Il suo percorso spirituale, segnato dall’incontro con i giovani e dalla vita nelle periferie del mondo, lo ha reso un testimone autentico del carisma salesiano, capace di ispirare chi lavora con lui e chi beneficia delle missioni.