Mimmo Muolo è uno dei più autorevoli vaticanisti italiani, noto per la sua lunga carriera giornalistica e per il suo impegno come scrittore e saggista. Originario di Monopoli, in provincia di Bari, Muolo ha mantenuto un forte legame con la sua terra natale, che spesso emerge anche nei suoi lavori letterari e giornalistici. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari con il massimo dei voti, ha scelto la strada del giornalismo, dedicando la sua vita professionale all’analisi e al racconto dei grandi eventi della Chiesa cattolica.
Sebbene la sua data di nascita non sia indicata nei profili pubblici, sappiamo che Mimmo Muolo si è laureato nel 1988 e lavora presso il quotidiano Avvenire dal 1991, il che lascia supporre che sia nato nella prima metà degli anni Sessanta. Muolo è sposato e padre di famiglia, come lui stesso sottolinea in diverse interviste, in cui si definisce “laico, padre di famiglia, marito”. La sua esperienza personale di marito e padre emerge spesso nei suoi scritti, dove la dimensione familiare assume un ruolo centrale anche nell’interpretazione degli eventi ecclesiali e sociali.
La carriera di Mimmo Muolo si è sviluppata quasi interamente all’interno di Avvenire, uno dei principali quotidiani cattolici italiani, dove oggi ricopre il ruolo di vaticanista e vicecapo della redazione romana. In oltre trent’anni di attività, ha seguito da vicino i pontificati di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, raccontando per il suo pubblico i momenti salienti della storia recente della Chiesa. La sua esperienza lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo, accompagnando i papi nei loro viaggi apostolici e offrendo ai lettori analisi puntuali e approfondite.
Muolo è apprezzato per la sua capacità di coniugare rigore giornalistico e sensibilità umana, qualità che gli hanno permesso di guadagnarsi la stima di colleghi e lettori. Non si è limitato al racconto degli eventi, ma ha spesso offerto chiavi di lettura originali, capaci di andare oltre la cronaca per interrogare le grandi questioni spirituali, sociali e culturali del nostro tempo.
Oltre al giornalismo, Mimmo Muolo ha sviluppato una prolifica attività come autore. Ha scritto numerosi saggi, romanzi e opere teatrali, molti dei quali hanno ricevuto premi e riconoscimenti. Tra i suoi libri più noti si segnalano:
Muolo è anche autore di drammi teatrali, come Bene comune e Il Papa e il Poeta, rappresentati in diverse città italiane.
Essere vaticanista significa, per Mimmo Muolo, non solo raccontare le vicende della Santa Sede, ma anche interpretare le trasformazioni della società alla luce del messaggio evangelico. Nei suoi articoli e nei suoi libri, Muolo affronta temi complessi come la crisi della famiglia, la difesa della vita, il dialogo tra fede e modernità, sempre con uno sguardo critico ma costruttivo. La sua voce si distingue per l’equilibrio tra fede e ragione, tra tradizione e apertura al nuovo, tra denuncia delle contraddizioni e proposta di speranza.
Lo stile di Mimmo Muolo è caratterizzato da una scrittura limpida, capace di coinvolgere il lettore senza rinunciare alla profondità dell’analisi. Nei suoi romanzi e saggi, la narrazione si fa spesso metafora delle sfide della vita, offrendo spunti di riflessione anche a chi non condivide la sua fede. La sua opera è stata riconosciuta da diversi premi letterari e dalla stima di colleghi e lettori.
Muolo non ha mai nascosto la propria fede, ma l’ha sempre vissuta come servizio al bene comune e alla verità. Nelle interviste, sottolinea l’importanza di una “antropologia cristiana di riferimento” e la necessità di riscoprire la centralità della famiglia e della solidarietà. Il suo impegno si traduce anche in una presenza attiva nel dibattito culturale e sociale, attraverso incontri, conferenze e partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive.