Sabato 26 aprile 2025, in occasione dei funerali di Papa Francesco, la città di Roma si prepara a vivere una giornata straordinaria, sia per la portata storica dell’evento sia per le inevitabili ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini. Tra le misure eccezionali adottate dalle autorità, spicca la decisione di chiudere tutte le scuole della Capitale per l’intera giornata, un provvedimento comunicato ufficialmente dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio e che coinvolge ogni ordine e grado d’istruzione.
La chiusura delle scuole romane il 26 aprile è stata ritenuta indispensabile per motivi di ordine pubblico e sicurezza. L’attesa di oltre un milione di persone tra fedeli, delegazioni straniere e semplici cittadini, la presenza di 170 rappresentanze ufficiali da tutto il mondo e la trasformazione di ampie zone della città in aree a traffico limitato, hanno reso evidente la necessità di ridurre al minimo gli spostamenti non essenziali. Le autorità hanno sottolineato che la chiusura delle scuole non rappresenta soltanto una misura logistica, ma anche un atto di responsabilità per tutelare studenti, famiglie e personale scolastico in un contesto di massima attenzione e vigilanza.
La decisione è stata formalizzata attraverso una circolare firmata dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Paola Sabatini, e inviata a tutti gli istituti scolastici della città. Il provvedimento riguarda tutte le scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado, dalle scuole dell’infanzia alle superiori. La comunicazione è arrivata con largo anticipo per consentire alle famiglie e al personale di organizzarsi di conseguenza.
Non si tratta di una chiusura legata al calendario scolastico ordinario, ma di una sospensione straordinaria delle attività didattiche, decisa in coordinamento con le autorità civili e di pubblica sicurezza. Le scuole resteranno chiuse solo nella giornata di sabato 26 aprile, mentre le lezioni riprenderanno regolarmente a partire da lunedì 28 aprile.
La chiusura delle scuole si inserisce in un più ampio piano di gestione dell’emergenza e della sicurezza predisposto dal Comune di Roma e dalla Prefettura, in collaborazione con il Governo e la Protezione Civile. L’afflusso previsto di oltre un milione di persone, la presenza di capi di Stato e di governo, la necessità di garantire percorsi sicuri per le delegazioni internazionali e per il corteo funebre, hanno imposto la chiusura di numerose strade e la creazione di una vasta zona rossa attorno a San Pietro e lungo il percorso che condurrà il feretro alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
Le forze dell’ordine saranno impegnate in un dispositivo di sicurezza senza precedenti, con almeno quattromila unità al giorno tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale. I varchi di accesso saranno dotati di metal detector e sistemi di filtraggio, e molte aree saranno interdette anche ai pedoni. In questo contesto, la sospensione delle attività scolastiche contribuisce a ridurre la pressione sul sistema dei trasporti pubblici e privati, già messo a dura prova dalle chiusure e dalle deviazioni.
Va sottolineato che la chiusura delle scuole per i funerali del Papa non rientra tra le sospensioni previste dal calendario scolastico regionale del Lazio, che per l’anno 2025/2026 stabilisce le vacanze di Natale, Pasqua e le principali festività nazionali come il 25 aprile e il 1° maggio. La sospensione del 26 aprile è dunque una misura eccezionale, adottata solo per la città di Roma e non estesa al resto della regione o d’Italia.
Secondo la normativa regionale, le scuole possono proporre variazioni al calendario scolastico per esigenze particolari, ma tali modifiche devono essere comunicate e approvate dalla Regione Lazio. In questo caso, la decisione è stata presa direttamente dall’Ufficio scolastico regionale in accordo con le autorità, senza necessità di ulteriori delibere da parte dei singoli istituti.
Oltre alla chiusura delle scuole, il Governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale, dal 22 al 26 aprile, per commemorare la scomparsa di Papa Francesco. Tuttavia, il lutto nazionale non comporta automaticamente la chiusura di uffici pubblici, aziende o altre attività, ma solo la sospensione o la riduzione di eventi pubblici e l’esposizione delle bandiere a mezz’asta. La chiusura delle scuole a Roma rappresenta quindi un’ulteriore misura specifica per la gestione di una giornata che si preannuncia complessa e delicata.