Virginia Giuffrè è stata una delle figure più emblematiche e coraggiose nella lotta contro il traffico sessuale internazionale. La sua storia personale, segnata da abusi e sofferenze, si intreccia indissolubilmente con alcuni dei casi giudiziari più discussi degli ultimi decenni, coinvolgendo nomi di spicco come Jeffrey Epstein e il principe Andrea d’Inghilterra.
Virginia Giuffrè: età, origini e genitori
Virginia Louise Giuffrè, nata Roberts, venne al mondo il 9 agosto 1983 a Sacramento, in California, da Sky e Lynn Roberts. Aveva anche un fratello minore, Sky. Quando Virginia aveva solo quattro anni, la famiglia si trasferì a Loxahatchee, nella contea di Palm Beach, in Florida, una scelta che avrebbe segnato profondamente il suo destino.
Il contesto familiare di Virginia è stato descritto come “troubled”, ovvero turbolento. Lei stessa, in varie interviste, ha raccontato di aver subito abusi già in tenera età da parte di un amico di famiglia, esperienza che le ha lasciato profonde cicatrici emotive e psicologiche. A soli sette anni, Virginia era già vittima di abusi, e a tredici anni si ritrovò a vivere per strada, fuggendo da una situazione domestica insostenibile.
L’infanzia di Virginia fu segnata da una serie di eventi traumatici. Dopo aver vissuto in strada e in case-famiglia, a 14 anni fu adescata da Ron Eppinger, un trafficante sessuale di 65 anni che gestiva una falsa agenzia di modelle a Miami. Virginia visse con lui per circa sei mesi, periodo durante il quale subì ulteriori abusi. Eppinger venne poi arrestato dall’FBI e condannato per vari reati legati al traffico di esseri umani.
Dopo questa esperienza, Virginia riuscì a ricongiungersi con il padre, che lavorava come manutentore presso il resort Mar-a-Lago di Donald Trump. Fu proprio grazie a lui che Virginia trovò un impiego nel resort, un dettaglio che si rivelerà cruciale nella sua storia.
A 16 anni, mentre lavorava a Mar-a-Lago, Virginia fu avvicinata da Ghislaine Maxwell, collaboratrice e complice di Jeffrey Epstein. Maxwell la reclutò con la promessa di un lavoro come massaggiatrice per Epstein, ma in realtà la introdusse nella rete di sfruttamento sessuale orchestrata dal miliardario americano. Da quel momento, Virginia divenne una delle principali vittime e testimoni del sistema di traffico sessuale che coinvolgeva minorenni e uomini potenti in tutto il mondo.
Nel 2002, a soli 19 anni, Virginia sposò Robert Giuffrè e poco dopo si trasferì con lui in Australia, nella zona di Perth, dove cercò di ricostruirsi una vita lontano dagli orrori del passato. La coppia ebbe tre figli: Christian, Noah ed Emily. In Australia, Virginia cercò di lasciarsi alle spalle il dolore, dedicandosi alla famiglia, allo yoga e alle passeggiate con il cane sulla spiaggia. Tuttavia, il suo passato continuava a perseguitarla, e nel 2007 fu raggiunta dall’FBI nell’ambito delle indagini su Epstein.
Dopo anni di silenzio e tentativi di dimenticare, Virginia decise di rompere il muro dell’omertà. Fu la prima tra le vittime di Epstein a rendere pubblica la propria identità, denunciando non solo il miliardario e la sua complice Maxwell, ma anche il principe Andrea, fratello di Re Carlo III, accusandolo di aver abusato di lei quando era minorenne. Le sue dichiarazioni portarono a una serie di processi e a un accordo multimilionario extragiudiziale con il principe Andrea nel 2022, senza che il duca di York ammettesse responsabilità.
Nel 2015, Virginia fondò l’organizzazione non profit Victims Refuse Silence, poi rinominata Speak Out, Act, Reclaim (SOAR), per offrire supporto alle vittime di traffico sessuale e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Il suo impegno le valse il rispetto e la gratitudine di molte altre vittime, diventando un punto di riferimento nella lotta contro gli abusi.
Negli ultimi anni, la vita di Virginia è stata segnata da ulteriori difficoltà personali. Nel marzo 2025, fu coinvolta in un grave incidente stradale in Australia, riportando gravi lesioni e insufficienza renale. In un post sui social, dichiarò che i medici le avevano dato solo pochi giorni di vita, condividendo il dolore di non poter vedere i suoi figli un’ultima volta. La separazione dal marito e la distanza dai figli contribuirono a un crescente stato di sofferenza emotiva.
Il 25 aprile 2025, a 41 anni, Virginia Giuffrè si è tolta la vita nella sua fattoria nell’Australia Occidentale. La sua famiglia ha annunciato la morte con parole di profondo dolore, ricordando il suo coraggio e la sua dedizione nella difesa delle vittime di abusi sessuali. La polizia australiana ha dichiarato che la morte non presenta elementi sospetti.