Alessandro Preziosi, ospite questa sera a Belve su Rai 2, è nato a Napoli nell'aprile del '73.
Dopo essersi diplomato al Liceo Classico, Alessandro si è laureato in Giurisprudenza alla Federico II, col massimo dei voti!
Dopo la laurea, a soli 24 anni ha iniziato a lavorare già in uno studio legale e ha provato anche a intraprendere la carriera universitaria, lavorando come assistente di Diritto Tributario a Salerno.
Ma la passione per la recitazione è stata più forte di qualsiasi codice, civile o penale che sia. Infatti Alessandro ha poi deciso di frequentare l'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Scopriamo i dettagli della sua carriera.
Alessandro Preziosi si è diplomato al liceo classico per poi laurearsi con il massimo dei voti in Giurisprudenza.
Dopo aver iniziato a lavorare in uno studio legale e aver provato a intraprendere la carriera dell'insegnamento universitario, come assistente di Diritto Tributario, Alessandro ha deciso di cambiare totalmente carriera e dedicarsi all'arte della recitazione.
Ecco un estratto della sua intervista a Belve:
Dopo i due anni all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, per Alessandro la vera scintilla scocca nel 1999. Non aveva nemmeno finito gli studi che Antonio Calenda lo ha scelto per fare Laerte nell'"Amleto", accanto a un nome come Kim Rossi Stuart.
Subito dopo, il piccolo schermo lo chiama a gran voce. Entra nel cast di "Vivere", una soap che lo fa conoscere al grande pubblico, specialmente a quello femminile, che impazzisce per lui.
Nello stesso periodo, si divide con un'altra fiction, "Una donna per amico 2", al fianco di pesi massimi come Elisabetta Gardini e Arnoldo Foà. Ma il teatro resta il suo primo amore, e nel 2001 torna sul palco con una tosta trilogia di Eschilo ("Agamennone", "Coefore" ed "Eumenidi"), sempre con Calenda alla regia.
Poi, nel 2002, arriva la proposta che gli cambia la vita: interpretare il conte Fabrizio Ristori in "Elisa di Rivombrosa". Tredici puntate che diventano un fenomeno, un cult.
Quella storia d'amore impossibile con Elisa Scalzi, interpretata da Vittoria Puccini, tiene incollati milioni di italiani. E c'è di più: la scintilla scocca anche fuori dal set, e i due si innamorano per davvero.
Un Telegatto come personaggio maschile dell'anno è la ciliegina sulla torta. Preziosi partecipa anche alla seconda serie, ma solo per un paio di puntate: il richiamo del teatro è troppo forte, e decide di lasciare per andare a interpretare Cristoforo Colombo nel musical "Datemi tre caravelle".
Il 2004 è l'anno del debutto al cinema con "Vaniglia e cioccolato" di Ciro Ippolito, accanto a Maria Grazia Cucinotta. Ma la TV non lo molla, e lo vediamo capitano della Guardia di Finanza nella miniserie "Il Capitano", un eroe moderno che combatte traffici illeciti.
Nonostante tutto, appena può, torna al suo primo amore, il teatro, partecipando al "Re Lear" con un gigante come Roberto Herlitzka, anche se poi gli impegni cinematografici lo costringono a lasciare.
Il 2006 è un anno che definire intenso è poco. Gira due film che segneranno la sua carriera, usciti poi nel 2007: "La masseria delle allodole" dei fratelli Taviani e "I viceré" di Roberto Faenza, dove è protagonista.
Lavorare con questi maestri e in ruoli così complessi lo aiuta a scrollarsi di dosso l'etichetta un po' stretta di sex symbol e a far vedere a tutti di che pasta è fatto.
Ma il 2006 è speciale anche per un altro motivo: arriva una figlia, Elena, nata dalla sua storia con Vittoria Puccini (Alessandro era già papà di Andrea, avuto da una precedente relazione).
Torna anche alla fiction con "Il furto della Gioconda" e, dal maggio 2007, inizia a girare "Il commissario De Luca", serie tratta dai gialli di Carlo Lucarelli.
Da lì in poi, è un continuo alternarsi tra cinema, TV e teatro, a dimostrazione della sua versatilità.
Lo vediamo in film come "Mine vaganti" di Ferzan Ozpetek, nelle commedie di Fausto Brizzi "Maschi contro Femmine" e "Femmine contro Maschi". E poi ancora "Il volto di un'altra" di Pappi Corsicato, "Passione sinistra" di Marco Ponti, il preside in "Classe Z" nel 2017.
Più di recente, ha continuato a dividersi tra grande e piccolo schermo con titoli come "Nessuno come noi", "Bla Bla Baby" e la serie "La vita bugiarda degli adulti" diretta da Edoardo De Angelis.
Insomma, una carriera ricca, che dimostra come seguire la propria passione, anche cambiando strada, possa portare davvero lontano.