La Lista Zaia trova il suo primo sostenitore nel centrodestra nazionale: è il segretario della Lega, Matteo Salvini. Oggi, 9 agosto 2025, si è tenuto il direttivo regionale a Noventa Padovana della sezione veneta del Carroccio per fare il punto in vista delle elezioni che si terranno questo autunno — probabilmente verso metà novembre — e ribadire la richiesta di esprimere un candidato unico per l'intero centrodestra. Quel candidato dovrebbe arrivare dalla Lega, come sostiene Salvini, vista la grande popolarità di cui gode sul territorio veneto.
Il segretario del partito, tuttavia, è d'accordo anche su un altro punto: quanto fatto dall'amministrazione Zaia negli ultimi 15 anni non va assolutamente disperso, e una lista che porti il nome del presidente della Regione potrebbe rappresentare un grande vantaggio per l'intero centrodestra. Nel suo intervento al direttivo veneto, il segretario ha ribadito anche l'importanza della battaglia per l'autonomia, dando a tutti appuntamento allo storico raduno di Pontida il prossimo 21 settembre.
Adesso non resta che convincere Forza Italia e Fratelli d'Italia. Salvini è consapevole che non sarà facile: i due partiti si sono schierati contro il terzo mandato che impedisce a Zaia di ricandidarsi per la guida del Veneto e hanno assunto posizioni molto forti sulle elezioni che si terranno il prossimo autunno. Tuttavia, guardando alle passate elezioni, la Lista Zaia potrebbe rivelarsi fondamentale per la vittoria del centrodestra.
La presunta rivalità tra Salvini e Zaia sembra ormai messa da parte in vista dell'appuntamento elettorale del prossimo autunno. Il leader della Lega ha espresso il suo sostegno nei confronti del governatore del Veneto e ha definito l'idea di una lista che porti il suo nome come "un valore aggiunto per il centrodestra". Il rapporto tra la sezione locale del Carroccio e la Regione è infatti molto forte, e anche solo proporre una lista con il nome di Zaia, che ha governato il Veneto per 15 anni, può rivelarsi una mossa vincente.
In passato, questa idea ha portato a uno storico successo del centrodestra e alla riconferma dello stesso presidente della Regione. Salvini ha infatti ribadito, nel corso del suo intervento in video collegamento al direttivo:
La Lega resta un partito con grandissimo supporto sul territorio veneto. Basti pensare ai numeri resi noti oggi nel corso del direttivo: il Carroccio conta su 11mila iscritti e più di 160 sindaci; inoltre, sono state raccolte 158 disponibilità alla candidatura. Tanto basterebbe per poter scegliere un proprio candidato alla guida del centrodestra.
Un po' meno incoraggianti sono i dati riguardanti l’ultimo voto per le elezioni europee. Nel 2024, infatti, la Lega è stata superata da Fratelli d'Italia, che vorrebbe esprimere un proprio candidato anche sulla base di questo risultato. Il tira e molla per la scelta del candidato, tuttavia, sta diventando sconveniente e ora sarà necessario scegliere un nome che unisca i tre partiti. Se dipendesse dal Carroccio, quel nome potrebbe essere Alberto Stefani, il giovane segretario regionale del partito.
Ma il resto del centrodestra sarà realmente d'accordo con la proposta di Salvini? Da quasi un anno, Fratelli d'Italia insiste per presentare un proprio candidato nella Regione, forte di due dati: è il partito più votato nel Paese e ora lo sarebbe anche in Veneto. I nomi più quotati di FdI per Palazzo Balbi sono due: Luca De Carlo, coordinatore del partito in Veneto, e il senatore Raffaele Speranzon.
Forza Italia, dal canto suo, ha portato avanti una battaglia contro il terzo mandato — che avrebbe permesso a Zaia di ricandidarsi — e vorrebbe proporre l’ex sindaco di Verona ed europarlamentare Flavio Tosi. Cosa potrebbe giocare a favore di Salvini, quindi? Il tempo che stringe in vista del voto e la mole di consensi che porterebbe la Lista Zaia.