Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche di Chamila Wijesuriya, la donna di origine cingalese scomparsa venerdì scorso a Milano. Oggi, 11 maggio 2025, il suo corpo è stato ritrovato senza vita nei pressi di un laghetto del Parco Nord, a circa un chilometro dal punto in cui era stata avvistata per l'ultima volta in compagnia di Emanuele De Maria, il detenuto con cui lavorava e che si è suicidato dopo l'aggressione a un altro collega.
Chamila aveva 50 anni. Originaria dello Sri Lanka, era arrivata in Italia alla fine degli anni Novanta, seguendo il marito, suo connazionale. Insieme a lui e al figlio 17enne - studente della Scuola internazionale - viveva in via Gorky, vicino al Parco Nord di Milano, dove oggi è stata trovata senza vita.
Risultava scomparsa da venerdì scorso.
ha riferito il marito a Il Giorno. Quella stessa sera, l'uomo, preoccupato di non vederla rientrare, aveva provato a contattarla più volte, senza mai ottenere risposta. In serata, a rispondergli era stata una voce maschile.
"Ho trovato questo cellulare in metropolitana. Puoi venire a prenderlo a Bignami", gli aveva detto. Di Chamila sembrava non esserci più traccia. Il giorno successivo si è scoperto che aveva incontrato Emanuele De Maria.
La svolta nelle ricerche è arrivata grazie all'analisi delle telecamere di videosorveglianza. Secondo quanto emerso finora, Chamila e De Maria si sarebbero incontrati in viale Fulvio Testi, una zona che il 35enne - detenuto con permesso di lavoro - avrebbe probabilmente raggiunto in metro, violando le prescrizioni sul percorso da seguire (Rho Fiera-Cadorna-Centrale).
Da lì, i due avrebbero proseguito insieme verso il Parco Nord. L'ipotesi, tutta da confermare, è che, oltre ad essere colleghi di lavoro all'Hotel Berna di via Torriani - dove Chamila era stata assunta come barista nel 2006 e successivamente stabilizzata con contratto a tempo indeterminato nel 2009 - avessero una relazione più intima, o che, quantomeno, De Maria si fosse invaghito di lei.
Tuttavia, cosa sia accaduto tra loro durante l'incontro non è chiaro. Sappiamo che un paio di ore dopo il loro arrivo De Maria è tornato indietro da solo, scendendo le scale del capolinea Bignami della linea lilla, dove è stato poi trovato il telefono di Chamila. E che lei, invece, è rimasta nel Parco. È stata uccisa? Se venisse confermato, non si tratterebbe della prima vittima dell'uomo.
De Maria, condannato per l'omicidio di una donna nel 2016 (e con il fine pena previsto intorno al 2030), era stato ammesso al lavoro esterno. Sabato mattina scorso - quando Chamila risultava già scomparsa - si è recato presso l'hotel in cui lavorava, ha atteso l'arrivo di un collega e, al culmine di una lite con quest'ultimo, lo ha accoltellato.
L'uomo, un 50enne di origine egiziana, è stato soccorso e trasportato d'urgenza al Niguarda, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Secondo quanto riportato da Milano Today, le sue condizioni sarebbero in miglioramento. Nei prossimi giorni, verrà ascoltato: la sua testimonianza potrebbe rivelarsi cruciale per ricostruire quanto accaduto.
Dopo l'aggressione, De Maria era riuscito a fuggire, facendo perdere le sue tracce. Si era ipotizzato che fosse salito su un treno per raggiungere l'estero, come già fatto in passato. Invece, poche ore fa si è tolto la vita gettandosi dalla terrazza del Duomo. Il corpo è stato identificato grazie ai suoi tatuaggi.
Le riprese di AGTW in piazza del Duomo, a Milano - 11 maggio 2025