16 May, 2025 - 18:58

Garlasco, prelievo del DNA anche alle gemelle Cappa e all'amico di Stasi: cosa succede adesso

Garlasco, prelievo del DNA anche alle gemelle Cappa e all'amico di Stasi: cosa succede adesso

Si aggiungono ulteriori tasselli alla nuova inchiesta della Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. Unico indagato Andrea Sempio, in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, già condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione.

Nell'udienza del 16 maggio 2025 per il conferimento dell'incarico agli esperti che dovranno occuparsi dell'incidente probatorio, la gip Daniela Garlaschelli ha ammesso i quesiti sull'utilizzabilità del DNA trovato sulle unghie di Chiara Poggi e sull'eventuale riconducibilità ad Andrea Sempio.

Si estenderà il confronto, limitato alla parte genetica, a tutti coloro che frequentavano la casa e potrebbero aver contaminato la scena del crimine, come richiesto dalla difesa di Stasi. Tra questi, anche le gemelle Cappa, cugine della vittima.

L'estensione dei prelievi a queste persone - che, si sottolinea, non sono indagate - servirà alle comparazioni con le tracce che saranno repertate. Sono state inoltre disposte nuove analisi su altri oggetti mai analizzati.

Il servizio di Milano Pavia Tv sul caso - 16/05/2025 

Garlasco, tra i DNA da acquisire anche quello delle gemelle Cappa

In vista del maxi incidente probatorio, come stabilito dalla gip Garlaschelli, saranno acquisiti anche i DNA delle gemelle Cappa; di Marco Panzarasa, amico di Alberto Stasi; di Roberto Freddi e Mattia Capra (perquisiti nei giorni scorsi) e Alessandro Biasibetti, tutti e tre amici di Marco Poggi e Andrea Sempio. Oltre a quelli del medico legale e di inquirenti e investigatori della prima inchiesta sul delitto.

La giudice Garlaschelli ha formulato il quesito per i nuovi periti che hanno giurato oggi, la genetista Denise Albani e il sovrintendente Domenico Marchigiani (che si occuperà della parte dattiloscopica), concedendo un termine di 90 giorni per depositare le consulenze.

Il procuratore aggiunto Stefano Civardi e le pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza hanno invece rinunciato ad acquisire il DNA dei familiari di Chiara, perché già acquisito da tempo.

Tra gli altri esami nell’ambito dell’incidente probatorio sull’omicidio di Garlasco, sono previste anche nuove analisi sul tappetino del bagno di casa Poggi e sulla spazzatura rinvenuta all'epoca: confezioni di yogurt, biscotti, sacchetti del tè sequestrati 18 anni fa.

Le prossime tappe dell'inchiesta

Il prossimo 17 giugno, negli uffici della Polizia Scientifica di Milano, inizieranno le analisi disposte dalla gip che ha accolto, come riferito dal legale di Andrea Sempio, l'avvocata Angela Taccia, “sei- sette quesiti” chiesti dalla Procura.

Per il 24 ottobre 2025 è stata fissata l’udienza in cui verranno discussi gli esiti delle analisi.

Perché Paola Cappa ha scritto "Abbiamo incastrato Stasi"?

In questi ultimi giorni si è parlato non solo del ritrovamento di un martello nel canale di Tromello, vicino alla vecchia casa della nonna delle gemelle Cappa, che verrà analizzato per capire se possa trattarsi dell'arma del delitto, mai rinvenuta. 

Ad attirare l'attenzione sono stati anche alcuni messaggi attribuiti a Paola Cappa e in particolare uno, diffuso dal settimanale Giallo, nel quale la giovane scriveva: "Mi sa che abbiamo incastrato Stasi". 

Oggi Il Corriere della Sera chiarisce che il riferimento è alle domande che Stefania aveva rivolto a Stasi durante una pausa degli interrogatori di 18 anni fa. Queste domande le erano state suggerite dai carabinieri, nella speranza che il giovane si tradisse rispetto a quanto messo a verbale.

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