Garlasco, perché Marco Poggi sarà interrogato? Dubbi sul rapporto con Andrea Sempio

Quali erano i rapporti tra Andrea Sempio e Marco Poggi all'epoca dell'assassinio di Chiara, avvenuto il 13 agosto 2007? È vero che, come dichiarato dal legale del nuovo indagato nel delitto di Garlasco, il fratello della vittima "è distrutto" per la gogna mediatica in cui è finito l'amico?

Martedì 20 maggio 2025 saranno entrambi sentiti dagli inquirenti: Sempio a Pavia, Poggi a Venezia. 

Anche Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio della 26enne a 16 anni di carcere, varcherà la porta del tribunale di Pavia nelle stesse ore.

Un giorno di confronti in contemporanea, per evitare "fughe di notizie".

Perché Marco Poggi sarà interrogato a Venezia?

Marco Poggi non vive più a Garlasco: per lavoro si è trasferito a Mestre. In questi anni è stato ascoltato più volte nell'ambito delle indagini sul caso. L'ultima lo scorso marzo, quando Andrea Sempio è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio in concorso con ignoti o con Stasi.

Il fratello della vittima, all'epoca 19enne, è stato chiamato a rispondere sul rapporto con i suoi amici - oltre che con Sempio, anche con Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti - dei quali sarà prelevato il DNA. Ma anche sulla frequentazione della villetta da parte del gruppo e sulle tre telefonate fatte dall'indagato a casa Poggi, mentre lui era in vacanza in Trentino.

Il Corriere della Sera, sottolineando il riserbo degli investigatori su questo punto scrive che, secondo le pochissime indiscrezioni arrivate dalla Procura, si tratterebbe solo di una convocazione per verbalizzare quanto già dichiarato nelle scorse settimane.

Tuttavia, l'impressione è che si voglia fare luce sul loro vero rapporto. 

Marco chiama quotidianamente Andrea, è distrutto per l’amico

dichiaravano gli avvocati lo scorso 14 marzo. Ma la realtà, scrive il quotidiano, sarebbe ben diversa. 

Il servizio del Tg1 sugli ultimi aggiornamenti - 17/05/2025

Il mistero sulle telefonate di Sempio

Quando Chiara è stata uccisa, i familiari non erano a Garlasco: i genitori e il fratello erano partiti alcuni giorni prima, il 5 agosto per l'esattezza. Andrea Sempio ha dichiarato di aver composto il numero fisso dei Poggi perché "cercava Marco". Tre (brevi) telefonate: alle 17.42 e alle 17.40 del 7 agosto, e alle 16.54 del giorno successivo.

"Il telefono di Marco non prendeva" si sarebbe giustificato il 37enne. Il fratello della vittima, però, ha detto di non ricordare avvisi di chiamate perse da parte dell'amico in quei giorni.

Come riporta sempre Il Corriere della Sera, da gennaio 2007 fino ad allora Sempio avrebbe chiamato tre volte dal cellulare a casa Poggi, una volta sola dal fisso.

Un ulteriore dettaglio è emerso dagli atti del 2020, quando la posizione di Sempio era stata archiviata: i due sarebbero stati insieme la sera prima della partenza di Marco Poggi. Quindi appare "inverosimile" che non sapesse dell'assenza dell'amico, con cui stava programmando una vacanza per Punta Ala. Lo riporta l'Ansa.

Il dubbio sulle frequentazioni della villetta

C'è inoltre un altro punto da chiarire: riguarda la presenza degli amici, e in particolare di Andrea Sempio, nella villetta in via Pascoli. Stando a quanto dichiarato da quest'ultimo, anche in alcune interviste, si recava spesso a casa Poggi, ad esempio per giocare al pc.

Marco, invece, avrebbe detto che, perlopiù, il gruppo si vedeva altrove, a casa di Capra o di Biasibetti.

Intanto il legale della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, afferma al Fatto Quotidiano che 

lo Stato ai Poggi ha consegnato la verità, ma oggi quella verità non la difende.