24 May, 2025 - 15:53

Referendum abrogativo: cosa significa, come funziona e perché il quorum conta

Referendum abrogativo: cosa significa, come funziona e perché il quorum conta

L’8 e il 9 giugno 2025, gli italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque referendum abrogativi: quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza.

Oltre a spiegare cosa si vota (come abbiamo già fatto), è bene capire come funziona il referendum abrogativo, considerando che mancano davvero poche settimane al voto.

In questo articolo, spiegheremo come funziona, quando può essere richiesto e perché la questione del quorum è decisiva. 

Cos’è il referendum abrogativo

Su Tag24 abbiamo spiegato per cosa si vota l’8 e il 9 giugno 2025, parlando dei quattro quesiti su lavoro e sul quesito sulla cittadinanza.

Adesso, però, dobbiamo soffermarci, in linea generale, sul referendum abrogativo.

Previsto dall’articolo 75 della Costituzione, è uno strumento di democrazia diretta che permette di ritoccare una legge o parte di essa, tramite una consultazione popolare.
La parte iniziale dell’articolo 75 recita:

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È indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

Proprio per via della sua importanza, come si nota dal testo, la Costituzione stabilisce le materie sulle quali può essere proposto e quelle escluse.

Ogni proposta di referendum, prima di essere sottoposta al voto dei cittadini, deve essere esaminata dalla Corte Costituzionale, la quale ne valuta la conformità alla Costituzione e decide se ammetterla o respingerla.

Quando può essere richiesto un referendum abrogativo

Il referendum abrogativo può essere richiesto tramite la raccolta di 500.000 firme da parte dei cittadini oppure possono proporlo 5 Consigli regionali.

La richiesta può essere effettuata per l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge.

Cosa si intende per legge e per atto?

  • Legge: approvata dal Parlamento secondo il procedimento ordinario;
  • Atto: decreti legge e i decreti legislativi.

Come già detto, la Corte Costituzionale viene chiamata a pronunciarsi sull’ammissibilità del referendum, ovvero sul quesito referendario proposto agli elettori.

I controlli sono molto severi: i quesiti non devono riguardare le materie espressamente vietate. Si controllano anche le caratteristiche formali e sostanziali della legge. Infine, la domanda deve essere posta in modo chiaro e coerente.

Il giudizio sulla costituzionalità o meno del referendum abrogativo deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Se il giudizio è positivo, il referendum avrà il via libera, altrimenti il quesito verrà respinto.

Perché il quorum è importante?

Sono giorni che si sta sentendo parlare molto di quorum, ma perché è così importante per i referendum abrogativi? La votazione, per essere valida, deve trovare l’espressione sul quesito della maggioranza degli aventi diritto al voto alla Camera dei deputati.

Il testo si considera abrogato quando viene raggiunta la maggioranza dei voti, validamente espressi: il 50%+1.

Per cosa si vota l’8 e il 9 giugno 2025?

Dopo questa spiegazione per sommi capi, dovrebbe essere più chiaro il funzionamento del referendum abrogativo.

Spostiamoci allora sui quesiti dell’8 e del 9 giugno 2025. Gli italiani, come anticipato, saranno chiamati a esprimersi su cinque referendum, di cui quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza.
Nello specifico:

1.    «Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione»

2.    «Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale»

3.    «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi»

4.    «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione»

5.    «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana».

Il referendum, seppur erroneamente sottovalutato, rappresenta uno strumento davvero forte per i cittadini perché si viene chiamati direttamente a esprimersi su una legge.
Infatti, se il risultato del referendum sia favorevole all'abrogazione di una legge, il presidente della Repubblica, con proprio decreto, dichiara l'avvenuta abrogazione della legge, con effetto dal giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Il referendum abrogativo in breve

  • Il referendum abrogativo permette di cancellare una legge con almeno 500.000 firme o 5 Consigli regionali, previo ok della Corte Costituzionale.

  • Il voto è valido solo se raggiunge il quorum, cioè la maggioranza degli aventi diritto.

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