Mentre la diplomazia cerca uno spiraglio per la pace, Mosca accelera sul campo. Con la conquista di quattro villaggi nella regione di Sumy, prende forma il piano annunciato da Putin di creare una zona cuscinetto al confine con l’Ucraina? Gli analisti avvertono: potrebbe trattarsi di un pretesto per nuove richieste territoriali.
Mentre l'attenzione della comunità internazionale è rivolta agli impegni diplomatici per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, i combattimenti si intensificano. Le forze russe hanno conquistato quattro villaggi ucraini della regione nord-orientale situata al confine con Sumy.
Politico ha riferito che le autorità locali hanno confermato i progressi del Cremlino a Novenke, Basivka, Veselivka e Zhuravka.
La regione di Sumy confina precisamente con la regione russa di Kursk. L'attività militare in questa zona assume quindi una particolare rilevanza, dato che poche settimane fa Mosca ha annunciato di aver riconquistato la città. Sebbene la notizia non sia stata immediatamente confermata, successivamente il presidente russo, Vladimir Putin, ha tenuto una visita nella regione.
L'esercito ucraino aveva lanciato un'incursione in questo territorio russo come parte del piano per costringere eventualmente Mosca a una pace giusta e con l’obiettivo di creare una zona cuscinetto tra i due Paesi nel nord-est dell’Ucraina. In effetti, nel 2024 l’esercito di Mosca era avanzato soprattutto nel sud-est del Paese.
Gli ultimi sviluppi sul campo diventano allarmanti. L'avanzata russa, però, sembra andare in linea con l'ultimo piano annunciato dal presidente. Putin ha affermato, il 22 maggio, che è stata presa la decisione di creare una zona cuscinetto di sicurezza lungo il confine tra Russia e Ucraina. Il piano potrebbe riguardare le regioni ucraine di confine come Chernihiv, Sumy e Kharkiv.
I vertici russi hanno più volte invocato la creazione di una zona cuscinetto nel nord dell'Ucraina, con l’obiettivo di tenere il territorio russo al riparo dai sistemi d’attacco a lungo raggio forniti all’Ucraina dai Paesi occidentali.
Secondo l'Istituto per lo Studio della Guerra (ISW), la recente richiesta di creare una "zona cuscinetto" può essere letta come l’intenzione del Cremlino di aumentare le sue eventuali richieste territoriali, oltre a quelle già ottenute sul fronte dell'Ucraina orientale. Il consigliere senior della Casa Bianca, Steve Witkoff, ha affermato, in un'intervista a Breitbart News, che i temi chiave sul tavolo includono anche i territori ucraini totalmente o parzialmente occupati: Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhia.
Putin's recent demand for Russian forces to create a "buffer zone" along the Russia-Ukraine international border, in addition to Russia's ongoing efforts to seize the remainder of Luhansk, Donetsk, Zaporizhia, and Kherson oblasts, ignores Russia's constraints and underscores… https://t.co/vXwGi3zAhT pic.twitter.com/ZOxG3vU7Xz
— Institute for the Study of War (@TheStudyofWar) May 27, 2025
Come immagina, però, il Cremlino la zona cuscinetto tra Russia e Ucraina?
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente, Dmitry Medvedev, ha pubblicato, in un post su X, una mappa che potrebbe indicare le intenzioni di Mosca. Ciò apre comunque alla domanda se la zona cuscinetto voluta da Putin potrebbe comprendere quasi l'intero territorio ucraino.
If military aid to the Banderite regime continues, the buffer zone could look like this: pic.twitter.com/0ueLOTeJaH
— Dmitry Medvedev (@MedvedevRussiaE) May 25, 2025
In una recente dichiarazione, il presidente americano Donald Trump ha affermato che, se Putin vuole tutta l’Ucraina, questa ambizione “porterà alla caduta della Russia”.
Anche diversi analisti sostengono che Mosca non dispone delle risorse necessarie per conquistare il territorio indicato nella mappa di Medvedev. Secondo le stime dell’ISW, “le forze russe sono avanzate in media di circa 14,3 chilometri quadrati al giorno in Ucraina tra il 1° gennaio 2025 e il 24 maggio 2025. A questo ritmo di avanzamento, le forze russe impiegherebbero circa 3,9 anni per conquistare il resto degli oblast di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson e circa 91 anni per conquistare la 'zona cuscinetto' proposta da Medvedev...”.
Questo dato rafforza la tesi dell'Istituto secondo cui il presidente russo potrebbe avere l’intenzione di formulare ulteriori richieste territoriali, più che una reale capacità di conquista militare su larga scala.
In questa situazione di stallo, il presidente ucraino continua a sostenere che l'intenzione di Putin non sia quella di porre fine alla guerra. Zelensky ha affermato, in un recente discorso serale, che: