04 Jun, 2025 - 16:07

In vigore dazi Usa del 50% su acciaio e alluminio: chi paga e chi viene graziato da Trump

In vigore dazi Usa del 50% su acciaio e alluminio: chi paga e chi viene graziato da Trump

Donald Trump torna ad alzare la voce sul commercio internazionale e colpisce acciaio e alluminio. Dal 4 giugno sono entrati in vigore nuovi dazi al 50 per cento, raddoppiando quelli precedenti. Una misura che punta a rafforzare l’industria statunitense ma che rischia di compromettere i rapporti con alleati e partner economici.

Trump fa scattare i dazi del 50 per cento su acciaio e alluminio 

Gli Stati Uniti hanno alzato i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'estero al 50 per cento. Le nuove tariffe sono entrate in vigore il 4 giugno. La nuova mossa commerciale di Donald Trump ha attirato le critiche dei partner commerciali colpiti. Allo stesso tempo, il presidente americano continua a promuovere misure mirate a "rilanciare" l'industria domestica.

Anche se l’obiettivo di Trump è rendere l’America di nuovo grande grazie anche alle sue politiche commerciali, dall'inizio del suo secondo mandato continua a imporre dazi per poi metterli in pausa, ridurli o revocarli. Le mosse del presidente americano hanno agitato i mercati globali, soprattutto quando il 2 aprile ha annunciato dazi per quasi tutti i paesi del mondo. Questo schema, che viene ripetuto da Trump, non è passato inosservato. In effetti, Wall Street ha iniziato a utilizzare un acronimo: “TACO” (Trump Always Chickens Out – “Trump si tira sempre indietro”).

Stavolta, però, il presidente Trump ha formalizzato la decisione di portare i dazi su acciaio e alluminio dal 25 al 50 per cento. Secondo l’amministrazione, questi dazi più elevati dovrebbero contribuire alla "competitività delle industrie siderurgiche e dell'alluminio statunitensi". Inoltre, Washington ritiene che si tratti anche di una questione di sicurezza nazionale.

Trump aveva annunciato la sua intenzione di aumentare i dazi su acciaio e alluminio il 31 maggio, in un post su TruthSocial:

virgolette
Le nostre industrie siderurgiche e dell'alluminio stanno riprendendo come mai prima. Questa sarà un'altra GRANDE notizia per i nostri meravigliosi lavoratori.

I dazi di Trump su acciaio e alluminio: ecco chi si salva

Il Regno Unito sarà risparmiato dai dazi del 50 per cento su acciaio e alluminio. In una dichiarazione pubblicata dalla Casa Bianca si legge che l'amministrazione prevede un "trattamento diverso" per il Regno Unito in seguito all'accordo raggiunto tra Washington e Londra. Le tariffe, quindi, rimarranno al 25 per cento.

Sebbene si tratti di una buona notizia, il paese potrebbe affrontare i dazi del 50 per cento qualora l'intesa vacillasse o se Washington “determinasse che il Regno Unito non ha rispettato gli aspetti rilevanti” dell’accordo.

Dazi Usa, Trump fa infuriare gli alleati

L'aumento, quindi, si applica a tutti i partner commerciali. La mossa, però, avrebbe un particolare peso sui legami commerciali tra Canada, Messico e Stati Uniti. Circa un quarto di tutto l'acciaio utilizzato negli Usa, per esempio, viene importato da questi due paesi confinanti.

Sono in corso anche gli sforzi degli alti funzionari europei per negoziare un’esenzione sui dazi sull’acciaio. È previsto un incontro tra il commissario europeo per il commercio e il rappresentante commerciale degli Stati Uniti il 5 giugno.

Le conseguenze dei dazi negli Stati Uniti

I dazi sull'acciaio sono particolarmente significativi per la politica trumpiana, dato che si tratta di un simbolo di un periodo notevole del settore manifatturiero statunitense. Tuttavia, oltre alle preoccupazioni dei partner commerciali degli Stati Uniti, ci si pone la solita domanda: la riduzione della concorrenza potrebbe portare i produttori statunitensi a un aumento dei prezzi?

La mossa colpirebbe infatti numerosi settori: automobilistico, lavatrici, frigoriferi e persino semplici lattine.

Per gli esperti, un aumento dei costi è praticamente inevitabile a causa dei dazi più elevati, mentre molti non si attendono un aumento dei prezzi immediato. Potrebbe seguire a questo anche un impatto sull’occupazione nei settori interessati.

Mentre Trump insiste sulla protezione dell’industria nazionale, la nuova ondata di dazi riapre un fronte di tensione con gli alleati e aggiunge incertezza a un contesto economico globale già fragile. L’Europa osserva, il Regno Unito trattiene il fiato, e i mercati attendono la prossima mossa.

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