La NATO si prepara a rivedere al rialzo il proprio obiettivo di spesa militare. A Bruxelles, i ministri della Difesa dell'Alleanza hanno discusso l’ipotesi di portare al 5 per cento del PIL l’impegno economico dei paesi membri nel settore della difesa. Un obiettivo ambizioso, che segna una svolta rispetto al traguardo del 2 per cento fissato nel 2014. Con un nuovo vertice all’orizzonte, cresce il dibattito tra alleati su tempistiche, modalità di attuazione e sostenibilità politica di un simile impegno.
Gli Stati Uniti premono per alzare la spesa per la difesa al 5 per cento del PIL.
I ministri della difesa dell'Alleanza atlantica si sono recati a Bruxelles, il 5 giugno, per discutere la proposta che mira ad aumentare l'obiettivo di spesa degli alleati. Attualmente la soglia è del 2 per cento del PIL.
Si tratta di un aumento notevole tuttavia gli stati membri sono sempre più vicini ad approvare questa proposta.
Sebbene si attenda che i leader degli Stati membri della Nato approvino l'aumento durante il vertice che si terrà all'Aja il 24 e 25 giugno, sono ancora da concordare i termini fondamentali. Tra le questioni aperte ci sono per esempio scadenze per raggiungere effettivamente questo nuovo obiettivo.
Nel 2014, i capi di stato e di governo hanno raggiunto un accordo per destinare almeno il 2 per cento del PIL alle spese militari. Questo traguardo è arrivato come risposta dell'Alleanza all'annessione della Crimea da parte della Russia. Secondo i dati più recenti del 2025, 23 alleati su 32 hanno raggiunto l'obiettivo di spesa.
Anche se cresce la minaccia alle porte dei paesi alleati, il raggiungimento di una spesa pari al 5 per cento del PIL resta un obiettivo piuttosto ambizioso.
Ma come si è arrivati a parlare di un significativo aumento della spesa militare?
La proposta di aumentare la spesa militare degli alleati della NATO è stata pronunciata per la prima volta da Donald Trump nel mese di gennaio. Trump, prima del suo insediamento, ha proposto di più che raddoppiare la cifra attualmente spesa per la difesa.
Gli Stati Uniti, nel 2024, hanno speso il 3,4 per cento del loro PIL. Trump sostiene da tempo che diversi membri dell'Alleanza abbiano ingannato gli Stati Uniti, evitando di rispettare l’impegno di destinare il 2 per cento del proprio prodotto interno lordo alla spesa militare.
Sebbene gli Usa non siano il paese che spende di più tra gli alleati è da notare che molte nazioni fanno fatica già ad arrivare al 2 per cento.
Insieme agli Stati Uniti, altri paesi, come Polonia, Estonia, Lettonia e Grecia, hanno ampiamente superato l'obiettivo del 2 per cento per la spesa militare. Al contrario, Italia, Canada e Spagna, non hanno ancora raggiunto la soglia stabilita.
Nessun membro della NATO ha finora raggiunto l’obiettivo di spesa del 5 per cento.
Era già chiaro che l'aumento della spesa militare sarebbe stato al centro delle discussioni a Bruxelles. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha già fatto eco alla richiesta di Trump del 16 maggio, proprio il giorno in cui si è tenuta la riunione informale dei Ministri degli Affari Esteri NATO ad Antalya, in Turchia.
A portare avanti la proposta del presidente statunitense è il segretario per la Difesa americano, Pete Hegseth.
. @SecDef full remarks with @SecGenNATO at the Defense Ministers Meeting in Brussels. pic.twitter.com/gS36jy0B5L
— DOD Rapid Response (@DODResponse) June 5, 2025
“Siamo qui per proseguire il lavoro avviato dal Presidente Trump, che consiste nell’impegno a raggiungere il 5 per cento di spesa per la difesa in tutta l’alleanza, impegno che riteniamo si raggiungerà” ha affermato Hegseth a Bruxelles.
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha affermato che il nuovo obiettivo del 5 per cento consiste in "3,5 per cento della spesa principale per la difesa e l'1,5 per cento per la difesa e la sicurezza".