07 Jun, 2025 - 10:17

Vasile Frumuzache è un serial killer? Ecco il profilo psicologico dell'assassino di Maria Denisa Adas

Vasile Frumuzache è un serial killer? Ecco il profilo psicologico dell'assassino di Maria Denisa Adas

La cronaca italiana degli ultimi giorni è stata scossa dalla vicenda di Vasile Frumuzache, la guardia giurata romena di 32 anni che ha confessato due efferati femminicidi avvenuti tra Prato e Montecatini Terme.

Le sue ammissioni, unite alle modalità dei delitti e ai nuovi indizi emersi, hanno spinto gli inquirenti a ipotizzare che ci si trovi davanti a un potenziale serial killer. Ma chi è veramente Frumuzache? E quale profilo psicologico emerge dalle sue azioni e dalla sua doppia vita?

Vasile Frumuzache: due omicidi e l’ombra del serial killer

Vasile Frumuzache è stato arrestato dopo aver confessato l’omicidio di Denisa Maria Adas Paun, una escort trentenne scomparsa da Prato nella notte tra il 15 e il 16 maggio 2025.

Durante l’interrogatorio, Frumuzache ha ammesso di aver strangolato la donna perché, a suo dire, lo ricattava minacciando di rivelare alla moglie la loro relazione extraconiugale se non avesse ricevuto 10.000 euro.

Dopo l’omicidio, l’uomo ha decapitato il corpo della vittima, occultando la testa e il resto del corpo in luoghi diversi, nel tentativo di cancellare ogni traccia.

Poche ore dopo, Frumuzache ha confessato un secondo omicidio: quello di Ana Maria Andrei, anche lei escort romena, scomparsa nell’agosto 2024. In questo caso, la donna sarebbe stata accoltellata dopo aver rifiutato una prestazione sessuale a pagamento. Anche il corpo di Andrei è stato ritrovato in una zona isolata, vicino a dove era stato occultato quello di Denisa.

Le indagini hanno rivelato che entrambi i delitti sono stati commessi con modalità simili: le vittime erano donne giovani, connazionali, prostitute, uccise con violenza e i loro corpi nascosti nella stessa area impervia.

Questo pattern ha spinto la Procura di Prato a estendere le verifiche anche ad altri casi di donne scomparse nelle città dove Frumuzache ha vissuto, compresa la Sicilia, dove aveva trascorso l’adolescenza.

La doppia vita di Frumuzache

All’esterno, Vasile Frumuzache conduceva una vita apparentemente normale. Sposato, padre di due bambini piccoli, lavorava come guardia giurata, ruolo che richiede affidabilità e autocontrollo.

Era integrato nella comunità, descritto dai vicini come una persona riservata ma mai aggressiva. Sui social pubblicava foto felici con la moglie e i figli, ritratto di una famiglia serena e senza ombre.

Dietro questa facciata, però, si nascondeva una realtà molto diversa. Frumuzache aveva una vita parallela fatta di rapporti con escort, segreti e una rabbia latente che è esplosa in modo brutale. L’uomo era abile a separare i due mondi: i delitti sono avvenuti quando la moglie era lontana per motivi di lavoro o familiari, e nessuno nel suo ambiente aveva mai sospettato nulla.

Il profilo psicologico: tra normalità apparente e ossessione

Gli elementi emersi delineano un profilo complesso e inquietante. Frumuzache non aveva precedenti penali, né segnali evidenti di instabilità mentale. Tuttavia, alcune caratteristiche ricorrenti nei serial killer emergono con chiarezza:

  • Doppia vita: la capacità di mantenere una facciata di normalità mentre si commettono atti estremamente violenti è tipica di molti serial killer. Frumuzache era un padre e marito modello agli occhi di tutti, ma agiva con freddezza e premeditazione quando si sentiva minacciato.
  • Ossessione per il controllo: la scelta delle vittime (donne vulnerabili, spesso isolate), la violenza esercitata e la meticolosità nell’occultare i corpi suggeriscono una personalità ossessiva, con un forte bisogno di dominare la situazione e cancellare le prove.
  • Assenza di empatia: la brutalità degli omicidi, la decapitazione e la distruzione dei corpi indicano una profonda mancanza di empatia e una spiccata propensione alla disumanizzazione della vittima.
  • Pattern ripetitivo: la ripetizione di modalità simili nei due omicidi (stesso tipo di vittima, stesso luogo di occultamento, escalation della violenza) è uno dei criteri fondamentali per definire un serial killer.

Un dettaglio inquietante è emerso dai social: nel 2018, Frumuzache aveva pubblicato un meme ironico sul “pianificare un omicidio”. Un segnale che, col senno di poi, appare come una premonizione della rabbia e del disagio che covava dentro di sé.

Le indagini e i dubbi degli inquirenti

La Procura di Prato non esclude che le vittime possano essere più di due. Sono in corso accertamenti su casi di donne scomparse, soprattutto nell’ambito della prostituzione, sia in Toscana che in Sicilia.

Gli investigatori stanno analizzando i tabulati telefonici degli ultimi sette anni e hanno trovato nuovi indizi nella casa di Frumuzache che potrebbero collegarlo ad altri episodi.

Sul piano giudiziario, sarà fondamentale la perizia psichiatrica per valutare la piena capacità di intendere e volere dell’uomo, ma il quadro che emerge è quello di una personalità disturbata, capace di gesti estremi senza alcun rimorso apparente.

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