Un tempo alleati strategici, oggi protagonisti di una delle faide più accese della politica americana. Donald Trump ed Elon Musk si scambiano accuse pubbliche, tra sospetti, interessi e vendette personali. E il confronto tra il presidente e il miliardario delle Big Tech si trasforma in uno scontro che rischia di ridisegnare gli equilibri del campo conservatore.
La rottura tra l'uomo più ricco del mondo e il presidente degli Stati Uniti prosegue in una faida che non accenna ad arrestarsi.
Donald Trump, in un'intervista rilasciata ad ABC News il 6 giugno, ha dato segnali chiari: il battibecco tra lui e il magnate delle Big Tech è tutt’altro che concluso. Quando gli è stato chiesto delle voci secondo cui avrebbe avuto una chiamata programmata con Musk, il presidente ha risposto:
Una frase che lascia poco spazio ai dubbi e che sembra sancire l’ennesimo capitolo di una tensione ormai apertamente personale.
Quando Elon Musk ha iniziato a sostenere la campagna elettorale di Donald Trump nell’estate del 2024, nessuno immaginava che potesse nascere un’alleanza così forte. Dopo le critiche continue all’operato di Musk, però, era prevedibile una rottura, e infatti le indiscrezioni dei media americani lo avevano già accennato.
Con l’inizio del secondo mandato di Donald Trump, Elon Musk ha assunto un nuovo incarico: snellire il governo federale. Sebbene l’obiettivo di tagliare i costi non necessari fosse stato accolto con favore da molti, le cose sono cambiate rapidamente. Quando i tagli hanno colpito migliaia di lavoratori federali e agenzie considerate fondamentali, e il Dipartimento per l’efficienza del governo (DOGE) ha iniziato ad accedere a dati sensibili, si è scatenata un’ampia ondata di rabbia.
Nel bel mezzo delle proteste contro Tesla, di cui Musk è tuttora CEO, il presidente americano continuava a sostenere l’imprenditore e capo dei tagli del governo federale. Nel mese di marzo, Trump ha persino comprato una Tesla come dimostrazione pubblica del suo appoggio all’imprenditore.
Ma quando Musk ha lasciato il suo incarico come capo del DOGE, nessuno poteva immaginare che i due si sarebbero ritrovati ad essere protagonisti delle cronache a causa di un litigio così duro.
Tutto è iniziato con le critiche di Elon Musk alla legge di bilancio dell’amministrazione Trump. Secondo il miliardario, la proposta rischia di vanificare gli sforzi fatti dal DOGE.
La divergenza di opinioni sul disegno di legge si è trasformata rapidamente in attacchi personali.
Musk, che ha speso oltre 250 milioni di dollari per la campagna repubblicana nel 2024, ha accusato Trump di "ingratitudine". In un post su X ha affermato:
Without me, Trump would have lost the election, Dems would control the House and the Republicans would be 51-49 in the Senate.
— Elon Musk (@elonmusk) June 5, 2025
Ha poi lanciato un sondaggio, chiedendo se sia opportuno fondare un nuovo partito politico.
Mentre le tensioni sono aumentate negli ultimi giorni, Musk ha collegato Trump al caso Epstein e ha accusato l’amministrazione di nascondere informazioni perché coinvolgerebbero lo stesso presidente.
Trump ha quindi suggerito che Musk sia motivato principalmente da interessi economici:
Trump ha anche ipotizzato la possibilità di rescindere i contratti governativi e i sussidi destinati a Musk.
Il presidente americano sta ora valutando se regalare o vendere la Tesla rossa che aveva acquistato per sostenere Musk, ha riferito ABC News.
Dalla collaborazione alla rottura, la relazione tra Trump e Musk si è trasformata in un conflitto senza filtri, fatto di insulti, rivendicazioni e accuse gravi. L'impressione è che lo scontro sia solo all'inizio.