Patty Pravo è una vera e propria icona della musica italiana che, nonostante il passare degli anni, continua a essere, un simbolo di libertà, di rottura, di anticonformismo.
La sua carriera è costellata di successi, provocazioni e momenti intensi, anche difficili. Tra questi, il rapporto con le droghe è una parte della sua storia che lei stessa non ha mai cercato di nascondere.
Scopriamo i dettagli di questo suo modo di vivere trasgressivo.
Patty Pravo è una cantante dallo stile unico, inconfondibile e una personalità magnetica. La sua vita, tanto quanto la sua arte, è stata un inno alla libertà e a una continua sperimentazione, un percorso vissuto senza filtri e senza paura di infrangere convenzioni e superare il limite.
Parte di questo percorso, spesso taciuto o edulcorato nel mondo patinato dello show business, riguarda il suo rapporto con le droghe, un tema che l'artista ha affrontato pubblicamente con una sincerità disarmante.
La "divina" Patty, come è stata spesso soprannominata, non ha mai negato di aver fatto uso di diverse sostanze, ma ha sempre affermato di averlo fatto con un approccio che definisce "consapevole".
In più di un'intervista, ha tracciato una linea netta, distinguendo tra una curiosità volta al divertimento e una deriva autodistruttiva che non le è mai appartenuta.
"No, tutte no, non sono scema," ha dichiarato con la sua tipica schiettezza, "la cocaina e l’eroina me le sono risparmiate. Volevo divertirmi, con l’hashish, con gli acidi magari, ma il gusto dell’autodistruzione non mi ha mai tentato".
Questa precisazione rivela quindi una voglia sì di divertirsi, ma senza perdere il controllo e cadere nella dipendenza.
Durante la sua intervista nel programma "Belve", ha parlato dell'uso di anfetamine nel mondo dello spettacolo. Con una provocazione delle sue, ha affermato: "Chi è che fa questo mestiere senza anfetamina? Non lo dicono".
Secondo la cantante, infatti, queste sostanze venivano – e forse vengono ancora – utilizzate come una sorta di "carburante" per sostenere i ritmi spesso frenetici e usuranti della vita artistica, per mantenere quell'energia e quella vitalità necessarie a reggere tournée, registrazioni e apparizioni pubbliche.
Una riflessione cruda su una realtà spesso nascosta dietro le luci della ribalta.
Un episodio quasi leggendario che la vide protagonista insieme a un'altra icona della musica mondiale, Jimi Hendrix. "Un giro in auto con Jimi Hendrix, su una 500, per le strade di Roma. Eravamo pieni di fumo," ha raccontato, aggiungendo il dettaglio quasi comico dell'incontro con una pattuglia della polizia. "Per fortuna, riconobbero me, non lui. E ci lasciarono andare".
Non sono mancate, nel suo percorso, anche le esperienze più dure. Nel 1992, Patty Pravo fu arrestata per possesso di hashish e marijuana, un evento che la portò a trascorrere tre giorni nel carcere romano di Rebibbia.
Lungi dal descriverla come un'esperienza puramente negativa, l'ha definita "interessante". Ha raccontato di aver stabilito un contatto umano ed empatico con le altre detenute, con le quali ha condiviso momenti di quotidianità e persino di musica, come quando, prima di essere rilasciata, cantò insieme a loro la sua celebre "Ragazzo triste".
Il suo singolo "Ho provato tutto", scritto per lei da Francesco Bianconi dei Baustelle, sembra quasi un manifesto di questa filosofia di vita. "Francesco Bianconi ha fatto un ritratto perfetto della mia vita, dei miei incontri, delle mie avventure e del mio pensiero", ha affermato.
Il brano è in grado di catturare l'essenza di una vita vissuta pienamente, senza rimpianti, abbracciando ogni esperienza come parte di un unico, grande viaggio.
Patty Pravo si conferma quindi un'artista che non ha mai avuto paura del giudizio, fedele solo a se stessa e alla sua inesauribile sete di vita.