07 Jun, 2025 - 22:41

Garlasco, che rapporto avevano il pompiere Antonio e la madre di Andrea Sempio? "Mai stati amanti"

Garlasco, che rapporto avevano il pompiere Antonio e la madre di Andrea Sempio? "Mai stati amanti"

Nel nuovo capitolo dell’infinito caso Garlasco, la figura della madre di Andrea Sempio e il suo rapporto con l’ex vigile del fuoco Antonio sono tornati al centro dell’attenzione mediatica e investigativa.

Le dichiarazioni rilasciate dalla donna il 7 giugno 2025, dopo l’ennesima convocazione in caserma, hanno lo scopo di chiarire le voci e le ipotesi che da settimane circolano attorno a un presunto legame sentimentale tra lei e il pompiere, legame che avrebbe potuto avere risvolti sulle indagini per l’omicidio di Chiara Poggi.

Le origini del rapporto: “Solo amici d’infanzia”

La madre di Andrea Sempio, intervistata da Quarto Grado e da altre testate, ha ribadito con fermezza la natura del suo rapporto con Antonio: “Era un mio vicino di casa, eravamo amici da quando avevamo 8 anni. Ci siamo persi di vista a 20 anni perché ci siamo sposati. L’ho ritrovato per caso qua a Garlasco alla guardia medica. Ci siamo incontrati due o tre volte per un caffè ed è una persona che ho sentito per un periodo come amico con delle chiamate o con qualche messaggio per qualche mese. Quando lui ha trovato una compagna non ci siamo più sentiti tranne che per gli auguri di Natale, compleanno e onomastico”.

La donna smentisce in modo categorico qualsiasi relazione sentimentale con l’ex pompiere e sottolinea come i contatti, negli ultimi vent’anni, siano stati sporadici e limitati a semplici auguri nelle festività. “Non eravamo amanti”, ha dichiarato, chiudendo ogni spazio a interpretazioni diverse.

Le ipotesi investigative e il “biglietto del parcheggio”

Il motivo per cui il rapporto tra la madre di Sempio e il pompiere è finito sotto la lente degli inquirenti riguarda il famoso biglietto del parcheggio di Vigevano, presentato come alibi da Andrea Sempio per la mattina del delitto. Negli ultimi mesi, alcune ipotesi investigative hanno suggerito che quel ticket potesse in realtà appartenere alla madre, che avrebbe potuto averlo ritirato durante un incontro con Antonio, forse di natura sentimentale.

La donna, però, nega con decisione: “La mattina del 13 agosto sono uscita solo per fare la spesa e sistemare un telecomando. Non avevo appuntamento con questa persona, assolutamente no”. Anche il marito, Giuseppe Sempio, ha confermato questa versione, sottolineando come la moglie fosse uscita solo per le commissioni e che tra lei e l’ex pompiere non vi fosse alcun legame recente.

Le versioni a confronto: madre e pompiere

Le dichiarazioni della madre di Sempio si scontrano però con quelle dell’ex vigile del fuoco. Secondo quanto emerso dagli interrogatori, Antonio avrebbe lasciato intendere di aver incontrato la donna a Vigevano proprio la mattina del delitto, mettendo così in crisi l’alibi fornito dalla famiglia Sempio.

Gli inquirenti hanno analizzato anche il traffico telefonico, rilevando scambi di messaggi tra i due la sera prima e la mattina stessa del 13 agosto 2007. Tuttavia, il pompiere non ha mai confermato in modo netto l’incontro, lasciando la questione in una zona grigia.

Il malore in caserma e le reazioni

Un altro elemento che ha alimentato sospetti è stato il malore accusato dalla madre di Sempio durante l’interrogatorio in caserma, interpretato da alcuni come una reazione emotiva alle domande sul pompiere.

La donna ha però spiegato che l’agitazione era dovuta alla presenza dei giornalisti e al clima di forte pressione, non certo al nome di Antonio: “Sono entrata in caserma agitata, ho preso uno spintone e sono finita contro una transenna. Poi i carabinieri mi hanno messo davanti una telecamera, per una persona che non ci è mai passata è pesante. Mi sono agitata per questo motivo, non per aver sentito il nome di un amico”.

Il marito ha aggiunto che la moglie soffre da anni di forti emicranie e che il malore non è stato collegato a presunti segreti familiari.

La vita sotto assedio

La madre di Sempio ha raccontato anche il peso della pressione mediatica e delle continue attenzioni: “La nostra vita si è fermata da marzo, non riesco nemmeno a uscire con il cane senza essere assalita. Sono felice che Andrea sia con noi, ma sono preoccupata per il suo futuro”.

Andrea, infatti, dopo essere stato sfrattato, è tornato a vivere con i genitori, in attesa che la vicenda giudiziaria si chiarisca.

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