08 Jun, 2025 - 16:55

Ucraina, la Russia raggiunge la regione di Dnipropetrovsk per la prima volta dall'inizio della guerra

Ucraina, la Russia raggiunge la regione di Dnipropetrovsk per la prima volta dall'inizio della guerra

L’avanzata militare della Russia prosegue mentre gli sforzi diplomatici sono in corso guidati da Washington. L'arrivo delle truppe russe nella regione di Dnipropetrovsk segna un momento chiave nel conflitto. Questa zona, finora rimasta fuori dal controllo di Mosca, rappresenta un obiettivo strategico e simbolico per il Cremlino.

Mosca avanza nel sud mentre la diplomazia resta ferma

Mentre il mondo si concentra sulla diplomazia per fermare la guerra tra Russia e Ucraina, l’esercito russo prosegue la sua avanzata nell’Ucraina meridionale. Dal 2024, le forze di Mosca hanno mantenuto un andamento costante, seppur lento, in questa zona e da mesi continuano ad avanzare.

In un momento in cui i negoziati di pace sembrano bloccati, la Russia ha annunciato l’8 giugno l’intenzione di intensificare l’offensiva nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. È un segnale chiaro di come la strategia militare russa non si fermi, nonostante gli sforzi diplomatici.

La pace resta lontana

Donald Trump si è posto l’obiettivo di porre fine alla guerra già prima della sua rielezione nel novembre 2024. Con il suo insediamento, gli Stati Uniti hanno assunto il ruolo di principale mediatore tra Kiev e Mosca. Tuttavia, un accordo di pace sembra ancora lontano, mentre le divergenze tra le parti restano profonde.

La Russia ha rifiutato in più occasioni un cessate il fuoco incondizionato della durata di 30 giorni. I precedenti brevi cessate il fuoco concordati tra le parti sono stati segnati da reciproche accuse di violazione dell’intesa.

I colloqui di Istanbul e il memorandum russo

Gli sforzi diplomatici statunitensi hanno portato a colloqui diretti tra delegazioni russe e ucraine, svoltisi il 16 maggio e il 2 giugno a Istanbul, in Turchia. Durante questi incontri, è stato raggiunto un accordo per un ampio scambio di prigionieri, considerato un passo importante, ma ancora lontano da una soluzione definitiva del conflitto.

Il 2 giugno, la Russia ha consegnato un memorandum di pace all’Ucraina, illustrando i propri termini per un cessate il fuoco e un futuro accordo. Secondo il documento, le forze ucraine dovrebbero ritirarsi da quattro regioni: Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia. Tuttavia, alcuni di questi territori non sono completamente sotto il controllo russo. Dnipropetrovsk non è stata inclusa nella proposta russa.

Perché Dnipropetrovsk è strategica

Una possibile avanzata nella regione non rappresenterebbe solo una dimostrazione simbolica di forza. Nel 2024, le forze russe si sono spinte verso Pokrovsk, un hub logistico cruciale e considerato una roccaforte prima di accedere alla regione di Dnipropetrovsk. Sebbene l’esercito russo non abbia conquistato la città, l’arrivo alle porte di questa regione segnerebbe un primo passo verso l’Ucraina occidentale.

Dnipropetrovsk è un importante polo industriale, ricco di risorse minerarie. Una sua eventuale occupazione avrebbe conseguenze sia militari che economiche. Inoltre, trattandosi di una zona meno popolata e più rurale rispetto ad altre regioni attaccate, potrebbe risultare più difficile da difendere per le forze ucraine.

La regione non è stata esente da attacchi russi, soprattutto la città di Dnipro. Alla fine del 2024, Mosca ha utilizzato Dnipro come banco di prova per il missile sperimentale "Oreshnik". Secondo Mosca, l’obiettivo era un impianto aeronautico.

Mosca punta a rafforzare la sua posizione nei negoziati

La Russia controlla già quasi il 20 per cento del territorio ucraino. Nelle ultime settimane di maggio 2025, le forze russe hanno iniziato a conquistare anche alcuni villaggi nella regione ucraina settentrionale di Sumy.

Sebbene non ci siano conferme ufficiali sulle rivendicazioni di Mosca nella regione di Dnipropetrovsk, le recenti azioni militari mostrano chiaramente l’intenzione dei russi di ottenere vantaggi sul campo per rafforzare la propria posizione nei negoziati di pace.

L’offensiva russa nella regione di Dnipropetrovsk non è solo un’evoluzione militare, ma anche un messaggio politico. Mosca mostra di non voler attendere i risultati della diplomazia ma di costruirli sul campo. Con nuovi territori nel mirino e la pressione militare che avanza, la pace appare ancora lontana, mentre la guerra entra in una fase più profonda e complessa.

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