Alle ore 19 del 7 giugno 2025, il dato ufficiale sull’affluenza al referendum segna un 15%. Un numero che, come spesso accade nei referendum italiani, riaccende il dibattito sulla possibilità di raggiungere il quorum, la soglia minima del 50% più uno degli aventi diritto necessaria affinché la consultazione sia valida.
Utilizzando i dati storici dei referendum a doppia giornata, l’intelligenza artificiale ha elaborato una previsione sull’affluenza finale.
In genere, la percentuale dei votanti registrata entro la sera del primo giorno rappresenta tra il 60% e il 70% del totale che si raggiungerà al termine delle votazioni. Applicando questa proporzione al dato attuale, la stima dell’affluenza finale si attesta attorno al 23% degli aventi diritto.
Se la previsione venisse confermata, il quorum del 50% resterebbe ampiamente fuori portata. Il trend degli ultimi anni, d’altronde, mostra una progressiva disaffezione verso i referendum abrogativi, con affluenze spesso ben al di sotto della soglia necessaria.
Anche questa tornata sembra seguire lo stesso copione, nonostante la rilevanza dei temi in discussione.
Resta da vedere se nelle ultime ore di voto si registrerà un incremento significativo della partecipazione. Tuttavia, alla luce dei dati attuali e delle tendenze recenti, la possibilità di raggiungere il quorum appare, secondo la previsione dell’intelligenza artificiale, estremamente remota.
“Il dato delle 19 conferma una partecipazione molto bassa. Se il trend verrà confermato, il referendum non raggiungerà il quorum e quindi non sarà valido”, è la sintesi della previsione algoritmica.
Il verdetto definitivo arriverà solo alla chiusura dei seggi, alle 15 di lunedì 8 giugno, ma per ora il quorum sembra un traguardo irraggiungibile.