A distanza di quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, il caso continua a suscitare interrogativi, dibattiti e nuove indagini. Ma ciò che scuote oggi l’opinione pubblica e i media è il nesso tra Andrea Sempio, principale indagato nella nuova fase delle indagini, e il Santuario della Madonna della Bozzola, luogo già teatro di scandali a sfondo sessuale e ricatti.
L’annuncio “bomba” arriva direttamente da Massimo Giletti, che durante la puntata di “5 minuti” con Bruno Vespa ha anticipato la trasmissione di un’intercettazione che sembrerebbe legare Sempio a personaggi coinvolti nel “giro” del Santuario della Bozzola. L’audio, secondo Giletti, sarà trasmesso stasera, 9 giugno, nella puntata di “Lo stato delle cose” su Rai 3.
Andrea Sempio è amico del fratello di Chiara Poggi, la giovane uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco. Dopo la condanna di Alberto Stasi, poi assolto e nuovamente condannato a 16 anni, la Procura di Pavia ha riaperto il caso puntando su nuovi elementi e testimonianze.
Sempio si è sempre proclamato innocente, ma le nuove indagini hanno rimesso al centro il suo nome, soprattutto dopo il riascolto di intercettazioni e la scoperta di nuovi testimoni.
Il Santuario della Madonna della Bozzola, situato a Garlasco, è noto non solo come meta di pellegrinaggio ma anche per essere stato teatro di scandali a sfondo sessuale e ricatti. Nel 2014, il rettore don Gregorio Vitali fu coinvolto in un caso di ricatto hot: due cittadini rumeni lo filmarono in situazioni compromettenti e lo ricattarono chiedendo denaro per non diffondere i video.
La vicenda portò alla condanna dei due estorsori, ma lasciò dietro di sé una scia di sospetti e voci su festini a luci rosse, prostituzione e abusi, che secondo alcune testimonianze sarebbero iniziati già dal 2006.
La novità dell'ultima ora riguarda il presunto legame tra Andrea Sempio e il Santuario della Bozzola. Giletti ha anticipato che possiede un’intercettazione che sembrerebbe collegare Sempio a personaggi che gravitavano attorno al Santuario, già prima che gli scandali venissero alla luce nel 2014. Secondo indiscrezioni, Chiara Poggi potrebbe essere venuta a conoscenza di segreti pericolosi legati a fatti avvenuti nel luogo di culto, diventando così una testimone scomoda e forse pagando con la vita il suo silenzio forzato o il suo desiderio di parlare.
Testimoni hanno dichiarato di aver visto Sempio più volte al Santuario nel 2007, l’anno dell’omicidio, anche se lui ha sempre negato categoricamente di averlo frequentato. Un testimone, intervistato da Mattino 5, ha raccontato di averlo visto “al bar, al santuario, con la compagnia”, ma senza mai indagare su ciò che facesse realmente lì. Inoltre, sulla chiavetta USB di Chiara Poggi sono state trovate foto del Santuario e ricerche su pedofilia e anoressia, dettagli che hanno spinto gli inquirenti a valutare la pista del Santuario come possibile movente dell’omicidio.
Durante la trasmissione “5 minuti” con Bruno Vespa, Giletti ha dichiarato: “Ho un’intercettazione che riguarda Sempio che sembrerebbe legarlo a personaggi che entrano nel giro del Santuario della Bozzola. I fatti sono stati portati alla luce nel 2014 ma sono di molto tempo prima”.
L’intercettazione, che sarà trasmessa stasera a “Lo stato delle cose”, potrebbe svelare omissioni, reticenze o addirittura coperture da parte di Sempio o di altri coinvolti. La puntata vedrà anche il confronto tra i legali di Sempio e di Stasi, oltre all’intervento di giornalisti che hanno seguito il caso fin dall’inizio.
Le indagini della Procura di Pavia stanno analizzando ogni possibile connessione tra il delitto di Garlasco e gli scandali del Santuario. Sono stati acquisiti gli atti dell’inchiesta sul ricatto a don Gregorio Vitali e sono previsti nuovi prelievi di DNA da parte delle autorità, anche tra amici e conoscenti della vittima. Tra le nuove piste, anche quella dell’amico di Sempio, Michele Bertani, morto suicida nel 2016, che frequentava il Santuario e che potrebbe essere stato coinvolto in qualche modo nei fatti.