10 Jun, 2025 - 13:58

Mdallel Rayan scomparso da Mondragone, la madre: "Nuova autopsia per capire cos’è successo"

Esclusiva di
Tag24
Mdallel Rayan scomparso da Mondragone, la madre: "Nuova autopsia per capire cos’è successo"

Mdallel Rayan, il quindicenne scomparso da Mondragone e ritrovato senza vita a Torino, è stato sottoposto a una nuova autopsia.

A raccontarlo in esclusiva a Tag24 è la madre del ragazzo: una donna coraggiosa, segnata da un dolore incancellabile ma ancora in lotta per la verità.

Un senso di giustizia incrollabile la guida, insieme al desiderio profondo di restituire al figlio una degna sepoltura.

Un luogo dove poterlo incontrare, piangere, ricordare per tutti gli anni a venire.

La morte del minorenne ha scosso l’intera comunità locale e l’Italia intera, che fino all’ultimo aveva sperato in un epilogo diverso. Un finale che purtroppo non è mai arrivato.

Ad affiancare i familiari sin da principio, il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, da anni polo di aiuto e supporto legale, burocratico e psicologico per i familari alla ricerca dei propri cari. 

Mdallel Rayan scomparso: il dolore di una madre

Si ricorda che le testimonianze contenute all’interno di questo articolo sulla scomparsa di Mdallel Rayan sono frutto di una comunicazione diretta tra Tag24 e il genitore del ragazzo.

«Non ci si riprende mai dalla morte di un figlio, specialmente in circostanze così drammatiche e dolorose», racconta a Tag24 la madre di Mdallel Rayan.

«Per mesi ho atteso, lottato, pregato che tutto andasse per il meglio. Purtroppo, la vita ha scelto per me…».

Un dolore che non si spegne, ma che diventa forza: «Io però non mi rassegno. Mediante il mio legale chiedo verità e giustizia per quanto accaduto a Rayan».

Una nuova autopsia per il 16enne

«È stata effettuata una nuova autopsia su Rayan. L’obiettivo è comprendere con certezza la causa della sua morte», spiega la donna.

Gli esami, compreso il tossicologico, sono stati eseguiti il 22 maggio 2025.

«Voglio sapere se mio figlio è stato drogato, se ha bevuto alcol, e soprattutto capire cosa gli è davvero successo…», aggiunge, visibilmente provata, ma determinata a non lasciarsi travolgere dal dolore.

La madre di Rayan esclude il gesto estremo

«In queste settimane mi tormentano le domande: come è arrivato a Torino? Era solo? Era con uno dei tre ragazzi di cui avevamo già parlato nell’intervista precedente?».

Le risposte, secondo la madre, arriveranno con i nuovi risultati. «Le forze dell’ordine stanno lavorando. Potrebbero volerci giorni o settimane, ma ho piena fiducia in loro».

«Non credo che Rayan si sia tolto la vita. Quando è uscito di casa, era sereno. Mai avrei pensato che sarebbe stata l’ultima volta che lo vedevo».

Una caduta? Una lite? Un’aggressione? Le ipotesi

«Una delle ipotesi su cui rifletto è quella di una caduta accidentale», spiega. «Oppure che qualcuno lo abbia rincorso, spinto... per ragioni a me ignote, o che abbia litigato con un amico e non sia finita bene…».

Esclude però categoricamente il gesto estremo: «Il suicidio non è compatibile con chi era mio figlio. Così pieno di vita e positivo...».

Infine, un appello: «Vorrei che chiunque sappia qualcosa, anche in forma anonima, mi aiutasse a capire».

«Io non mi fermerò finché non saprò tutta la verità. E spero che istituzioni e media continuino a tenere alta l’attenzione sul caso di Rayan».

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