Giuseppe Castagna è una delle figure più autorevoli del panorama bancario italiano, attualmente Amministratore Delegato di Banco BPM, il terzo gruppo bancario del Paese per dimensioni e uno degli attori chiave nel processo di consolidamento del settore finanziario italiano.
Nato a Napoli nel 1959, Castagna si laurea con lode in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. La sua carriera inizia già prima della laurea, quando entra nel mondo bancario grazie a un’opportunità presso la Banca Commerciale Italiana, poi confluita nel gruppo Intesa Sanpaolo. Appassionato di sport, in gioventù è stato anche campione italiano di nuoto nello stile delfino e ha partecipato alle Olimpiadi del 1976.
Castagna trascorre oltre trent’anni nel gruppo Intesa Sanpaolo (ex Comit), dove ricopre ruoli di crescente responsabilità: da direttore generale del Banco di Napoli a responsabile della Divisione Banca dei Territori e, infine, direttore generale di Intesa Sanpaolo. Nel 2013 lascia il gruppo e assume la presidenza della Italian Private Debt Initiative di Muzinich & Co.
Nel 2014 viene chiamato a guidare la Banca Popolare di Milano (BPM) come Consigliere Delegato e Direttore Generale, portando a termine un importante percorso di rilancio e crescita dell’istituto. Sotto la sua guida, nel 2016, prende avvio la storica fusione tra BPM e Banco Popolare, che darà vita dal 1° gennaio 2017 a Banco BPM, di cui Castagna diventa Amministratore Delegato.
Da quando è alla guida di Banco BPM, Castagna ha impresso una forte accelerazione al processo di integrazione e crescita del gruppo, portandolo a diventare il terzo polo bancario italiano, con circa 4 milioni di clienti e una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. Sotto la sua gestione, Banco BPM ha raggiunto risultati finanziari record: nel primo trimestre 2025, l’utile netto ha toccato i 511 milioni di euro, segnando il miglior risultato trimestrale della storia della banca e posizionandosi già in linea con gli ambiziosi obiettivi del piano industriale 2027.
Castagna ha puntato su una strategia di crescita autonoma (stand alone), rafforzando la presenza del gruppo nei settori chiave come l’asset management (con l’acquisizione di Anima), la bancassicurazione e la monetica, e mantenendo una forte attenzione alla sostenibilità e all’innovazione digitale.