11 Jun, 2025 - 15:27

Retromarcia di Musk dopo lo scontro con Trump: “Mi pento di alcuni dei miei post”

Retromarcia di Musk dopo lo scontro con Trump: “Mi pento di alcuni dei miei post”

Dopo giorni di tensioni pubbliche e accuse reciproche, Elon Musk fa marcia indietro. Il miliardario ha chiesto scusa al presidente Trump, segnando una possibile svolta nei rapporti tra i due ex alleati.

Elon Musk si pente dei post contro Trump

“Mi pento di alcuni dei miei post sul Presidente Trump della scorsa settimana. Sono andati troppo oltre”. Così Elon Musk ha lanciato un messaggio di pace al presidente americano.

L’uomo più ricco del mondo, in un post su X pubblicato l'11 giugno, ha dimostrato di voler porre fine alla faida che ha fatto notizia in tutto il mondo.

Musk si è detto pentito di alcuni dei suoi post sul social media di sua proprietà dopo che la loro lite pubblica è durata per giorni.

Elon Musk ha lasciato il suo incarico come capo del Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE). L'imprenditore era responsabile dei tagli al governo federale con l’obiettivo di snellire la burocrazia. Questa missione, iniziata con l'insediamento di Trump il 20 gennaio, era appoggiata anche dal presidente.

Il DOGE aveva inizialmente ottenuto anche il sostegno del pubblico. Tuttavia, l’operato di Musk è stato poi ampiamente criticato, tra i licenziamenti di lavoratori federali e la chiusura di agenzie considerate fondamentali.

Sebbene Musk abbia lasciato il suo ruolo dopo il termine annunciato di fine maggio, sono scoppiate polemiche sulla vera ragione dell'addio del miliardario all'amministrazione.

Tra le ipotesi, spunta anche il disaccordo tra Musk e alcuni alti funzionari. Ipotesi che alimentano il sospetto di un divorzio più complesso di quanto dichiarato ufficialmente.

Musk-Trump, dalla pace alla tempesta

Il “divorzio” tra Musk e Trump sembrava amichevole. Tuttavia, è scoppiato rapidamente un botta e risposta dopo le critiche dell’imprenditore contro la legge di bilancio voluta da Trump. Musk teme che possa aggiungere migliaia di miliardi al deficit, vanificando così il suo operato con il DOGE.

Musk ha utilizzato X per contestare il "grande e bellissimo disegno di legge" di Trump, definendolo un "disgustoso abominio". Il presidente non si è tirato indietro e ha minacciato di annullare i contratti federali e i sussidi per le aziende di Musk. Il miliardario ha poi accusato Trump di essere menzionato negli Epstein files.

Quel post è stato successivamente cancellato, ma lo scontro non si è arrestato.

Nel picco della lite, Elon Musk ha lanciato un sondaggio chiedendo agli utenti di X se fosse opportuno che lui fondasse un nuovo partito politico.

Musk e Trump: pace fatta?

Molti aspettavano già che la tensione si calmasse tra i due. Non si tratta quindi di una grande sorpresa, ma è interessante notare chi dei due abbia fatto il primo passo e come questo sia arrivato.

Prima dell’arrivo delle scuse di Musk, Donald Trump, in un’intervista per il podcast Pod Force One, non ha escluso la possibilità di riconciliarsi con Elon Musk dopo il loro litigio pubblico. “Guardate, non provo alcun rancore”, ha detto Trump. Alla domanda se si sarebbe riconciliato con il miliardario e lo avrebbe perdonato per i suoi commenti, ha risposto: “Credo di sì”.

Il presidente americano ha così allentato le tensioni e poi è arrivata la marcia indietro di Musk. Come si è accesa rapidamente, la lite tra Musk e Trump sembra spegnersi altrettanto in fretta. Forse l’uomo più ricco del mondo e il leader del mondo libero si sono accorti che hanno bisogno l’uno dell’altro più di quanto pensassero.

In ogni caso, si attende ora la reazione di Trump alle parole di Musk. Un altro tweet potrebbe di nuovo cambiare tutto, nel bene o nel male. Con due personalità così imprevedibili e potenti, nulla può dirsi davvero concluso.

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