11 Jun, 2025 - 18:28

Massimo Bossetti quando uscirà dal carcere? Le previsioni con la buona condotta

Massimo Bossetti quando uscirà dal carcere? Le previsioni con la buona condotta

Massimo Bossetti, il muratore di Mapello condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, continua a far discutere l’opinione pubblica e a suscitare interrogativi sul suo futuro giudiziario. Dopo oltre undici anni dall’arresto, Bossetti si trova attualmente detenuto presso il carcere di Bollate, a Milano, dove conduce una vita scandita dal lavoro e da una quotidianità lontana dai riflettori, ma non priva di speranze e battaglie legali.

La condanna all’ergastolo: cosa significa per Bossetti

La sentenza definitiva della Corte di Cassazione, emessa il 12 ottobre 2018, ha confermato la condanna all’ergastolo per Massimo Bossetti, riconoscendolo colpevole dell’omicidio aggravato di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata senza vita tre mesi dopo. L’ergastolo in Italia, pur essendo la pena massima prevista dall’ordinamento, non corrisponde necessariamente a una detenzione a vita senza possibilità di uscita dal carcere.

Secondo la legge italiana, chi è condannato all’ergastolo può chiedere la concessione della libertà condizionale dopo aver scontato almeno 26 anni di reclusione, a condizione che abbia dato prova di sicuro ravvedimento e abbia mantenuto una buona condotta durante la detenzione. In alcuni casi, la pena può essere ridotta grazie ai cosiddetti “benefici penitenziari”, come la liberazione anticipata, che prevede una riduzione di 45 giorni ogni sei mesi di pena scontata per buona condotta.

Quando potrebbe uscire Bossetti dal carcere?

Facendo un calcolo teorico, Bossetti, arrestato nel giugno 2014, potrà presentare richiesta di libertà condizionale solo dopo aver trascorso almeno 26 anni effettivi in carcere. Questo significa che, salvo concessioni straordinarie o revisioni della sentenza, la prima finestra utile per una possibile uscita anticipata si aprirebbe non prima del 2040.

Tuttavia, la possibilità di ottenere benefici come la liberazione anticipata dipende da diversi fattori:

  • Buona condotta: Bossetti, secondo quanto riportato, si è distinto per il suo comportamento in carcere, partecipando attivamente a progetti lavorativi e sociali, come il progetto “2121” e il concorso di cucina “Cuochi Dentro 2024”. Questo potrebbe teoricamente favorire la concessione di benefici.
  • Assenza di aggravanti ostative: Nel caso di Bossetti, la condanna comprende aggravanti come la crudeltà e le sevizie, che rendono più difficile l’accesso ai benefici penitenziari previsti per i reati comuni. La legge italiana, infatti, prevede restrizioni per i condannati per reati particolarmente gravi, soprattutto se non collaborano con la giustizia.
  • Persistente dichiarazione di innocenza: Bossetti continua a professarsi innocente e a non aver mai avuto rapporti con la vittima, il che, secondo la giurisprudenza, può essere interpretato come una mancata assunzione di responsabilità e quindi un ostacolo alla concessione della libertà condizionale.

Le prospettive reali: tra speranze e ostacoli

Nonostante la buona condotta e l’impegno lavorativo, le prospettive di una scarcerazione anticipata per Massimo Bossetti restano, ad oggi, estremamente limitate. La presenza delle aggravanti e la mancanza di una collaborazione con la giustizia sono elementi che pesano fortemente sulle valutazioni dei magistrati di sorveglianza.

Inoltre, tutte le istanze di revisione del processo presentate dalla difesa sono state finora respinte, e la possibilità di nuove perizie o riesami dei reperti appare remota, almeno nel breve termine. La battaglia legale, però, non si è mai fermata: Bossetti e i suoi avvocati continuano a presentare ricorsi e richieste di revisione, confidando in eventuali nuovi elementi che possano portare a una riapertura del caso.

In sintesi, Massimo Bossetti, salvo clamorose novità giudiziarie, resterà in carcere almeno fino al 2040, quando potrà presentare domanda di libertà condizionale per buona condotta, avendo scontato i 26 anni previsti dalla legge. Tuttavia, le aggravanti e la mancata collaborazione con la giustizia rendono questa eventualità molto incerta. Al momento, dunque, le previsioni più realistiche indicano che Bossetti dovrà ancora trascorrere molti anni in carcere, con poche possibilità di uscita anticipata, a meno di una revisione della sentenza o di un cambio radicale nella sua posizione processuale

 

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