12 Jun, 2025 - 15:39

Michele Mastropietro, chi era e come è morto uno dei rapinatori di Francavilla Fontana

Michele Mastropietro, chi era e come è morto uno dei rapinatori di Francavilla Fontana

È finita nel sangue la fuga dei due rapinatori, presunti responsabili dell’omicidio di Carlo Legrottaglie, il brigadiere ucciso oggi, giovedì 12 giugno 2025, durante un inseguimento nelle campagne di Francavilla Fontana, nel Brindisino.

I malviventi, scovati qualche ora dopo da due "falchi" della polizia in una masseria a Grottaglie, in provincia di Taranto, sono rimasti coinvolti in una nuova sparatoria e uno di loro è morto: si chiamava Michele Mastropietro.

Il secondo bandito, Camillo Giannattasio, è stato invece fermato ed è ora sotto interrogatorio.

Chi era Michele Mastropietro, uno dei due rapinatori convolti nell'omicidio di Carlo Legrottaglie

Michele Mastropietro aveva 69 anni ed era originario di Carosino, in provincia di Taranto. L'uomo, stando a quanto emerso, aveva diversi precedenti penali.

Era noto per l'assalto a un furgone portavalori dell’istituto Sveviapol Sud, avvenuto il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi, sempre nel Tarantino.

Il complice Camillo Giannattasio, 67 anni, anch'egli originario di Carosino, sarebbe invece incensurato: è stato fermato e portato in caserma a Martina Franca.

I due banditi sono sospettati di essere gli autori dell'omicidio del brigadiere 59enne Carlo Legrottaglie, ucciso durante un inseguimento a Francavilla Fontana. Con un collega aveva cercato di sventare una rapina presso un distributore di carburante, ma è stato colpito a morte.

Com'è morto il rapinatore?

Secondo quanto emerso finora, Michele Mastropietro è deceduto dopo essere rimasto ferito nello scontro armato. 

Non è ancora chiaro se il decesso sia stato causato dalle ferite riportate nel primo conflitto a fuoco con i carabinieri, oppure se sia stato raggiunto da altri proiettili nella seconda sparatoria con la polizia, dopo il tentativo di fuga.

A chiarire le cause del decesso sarà l'autopsia. Sono intanto in corso le indagini della polizia di Stato, coordinate dalla questura di Taranto.

La ricostruzione della vicenda

Poco dopo le 7 del mattino di oggi, i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana ricevono una segnalazione via radio per una rapina in corso presso un distributore di benzina.

Il brigadiere Legrottaglie e il collega riescono a rintracciare i banditi a bordo di un'auto, risultata rubata il 15 maggio a Locorotondo, nel Barese. 

Durante l'inseguimento le due vetture si toccano più volte, per poi fermarsi nella campagna in contrada Rosea. I rapinatori scendono dall'auto e si dividono: Legrottaglie ne avrebbe inseguito uno, che esplode contro di lui alcuni colpi di pistola. 

Il brigadiere riesce a rispondere al fuoco, ferendo a sua volta l'aggressore, prima di accasciarsi al suolo.

Il collega, illeso ma sotto shock, dà subito l'allarme. I due banditi fuggono ma vengono rintracciati in una cascina nelle campagne del Tarantino, lungo la strada San Marco-Grottaglie.

A far scattare l'intervento della polizia una chiamata al 112 da parte del proprietario dell’immobile, insospettito da alcuni comportamenti anomali e dalla presenza di tracce di sangue.

All'arrivo dei Falchi della Polizia scoppia una nuova sparatoria, che si conclude con la morte di Michele Mastropietro e la presa in custodia di Camillo Giannattasio.

Il brigadiere Carlo Legrottaglie era prossimo alla pensione: oggi sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro operativo prima della licenza. Lascia una moglie e due figlie, con cui non vedeva l'ora di trascorrere tutto il suo tempo.

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