12 Jun, 2025 - 16:30

Maria Denisa Adas, spunta una vertebra nel terreno del killer: Frumuzache ha ucciso altre donne?

Maria Denisa Adas, spunta una vertebra nel terreno del killer: Frumuzache ha ucciso altre donne?

Una vertebra umana, una ciocca di capelli e un paio di slip da donna: sono gli ultimi, scioccanti ritrovamenti degli inquirenti nel "campo degli orrori", il terreno di Montecatini Terme dove, il 4 e il 5 giugno scorsi, sono stati rinvenuti i cadaveri di Maria Denisa Adas e Ana Maria Andrei, le due escort romene uccise da Vasile Frumuzache. Il sospetto è che l'uomo, 32 anni, già reo confesso, possa aver mietuto altre vittime.

Trovata una vertebra in un terreno di Frumuzache a Montecatini

I carabinieri del Sis (Sezione Investigazioni Scientifiche) hanno sequestrato i resti e li hanno affidati agli esperti per accertarne l'origine. Le indagini, coordinate dal procuratore di Prato Luca Tescaroli, si muovono ormai in una direzione inquietante: Frumuzache potrebbe non aver agito da solo, e soprattutto potrebbe non essersi fermato agli omicidi di Denisa e Ana Maria.

Durante l'ultimo sopralluogo, avviato l'11 giugno, sono stati ritrovati - oltre alla vertebra, alla ciocca di capelli e agli slip da donna - anche quattro coltelli bruciati, una roncola arrugginita e quattro telefoni cellulari, uno dei quali nascosto sotto un sedile dell'auto del killer. Tutti elementi che rafforzano l'ipotesi di un possibile legame del 32enne con una rete criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione.

La pista dell'organizzazione criminale: forse Vasile non ha agito da solo 

Come riportato da RaiNews, si sospetta che Frumuzache possa essere stato il "braccio", l'esecutore materiale di un'organizzazione transnazionale reclutatrice di escort, incaricato - in passato - di "punire" chi avesse tentato di sottrarsi al controllo. 

Fanno riflettere, in questo senso, le ultime parole pronunciate da Maria Denisa Adas, riferite agli inquirenti da un testimone: "Se quello mi trova, mi ammazza". Ma anche quelle della madre della 30enne, secondo cui qualcuno avrebbe visto due uomini seguire la figlia.

Gli omicidi di Maria Denisa Adas, Ana Maria Andrei e le possibili altre vittime

I corpi di Denisa e Ana Maria sono stati trovati sepolti a poca distanza l'uno dall'altro, nello stesso terreno degli ultimi ritrovamenti, ribattezzato da qualcuno "campo degli orrori". Un luogo adiacente alla casa del killer e a un casolare abbandonato, a Montecatini. 

Frumuzache, interrogato, ha confessato entrambi i delitti, ma alcune sue dichiarazioni sono apparse incongruenti. Innanzitutto, ha sostenuto di aver ucciso Denisa tra il 15 e il 16 maggio, nel residence "Ferrucci" di Prato, dove la donna - escort di professione - accoglieva i clienti.

Nella sua stanza, però, non sono state trovate tracce di sangue. L'autopsia ha inoltre rivelato che la donna sarebbe stata decapitata con un solo colpo, inferto non con un semplice coltello da cucina - come affermato dal 32enne -, ma con un'accetta o una mannaia. 

Incongruenze sono emerse anche nella ricostruzione dell'omicidio di Ana Maria, 27 anni, anche lei escort. Frumuzache ha raccontato di aver incontrato la donna, scomparsa il primo agosto 2024, e di averla portata in una zona boschiva delle Panteraie, uccidendola dopo un presunto rifiuto.

Il corpo, rimasto esposto per quasi un anno alle intemperie, non ha permesso - nel suo caso - di ricostuire con certezza le cause del decesso, alimentando i dubbi su quanto realmente accaduto.

Le indagini sono ancora in corso e si allargano

Gli interrogativi a cui rispondere sono molti. Per farlo, si è deciso di allargare le indagini oltre i confini toscani, fino a Trapani, dove l'uomo ha vissuto per diversi anni, prima del 2022. I carabinieri stanno incrociando i suoi spostamenti con le denunce di scomparsa di giovani donne.

Al tempo stesso, si sta scavando - con l'aiuto di esperti - in alcuni terreni tra Montecatini e Monsummano Terme. L'attenzione si concentra, in particolare, su due pozzi: non si esclude che possano essere fatte ulteriori scoperte. 

Resta infine da chiarire il ruolo dell’avvocato calabrese citato da un’amica di Denisa, che si sarebbe offerto come mediatore tra la madre della vittima e i suoi presunti rapitori. L’uomo è indagato per sequestro di persona, ma si proclama innocente. Si attendono sviluppi. 

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