12 Jun, 2025 - 19:48

Roma, chi è la donna trovata morta a Villa Pamphili con la figlia? La Questura chiarisce sull'identificazione

Roma, chi è la donna trovata morta a Villa Pamphili con la figlia? La Questura chiarisce sull'identificazione

Sembrava essere arrivata la svolta nel giallo di Villa Pamphili a Roma, dove sabato 7 giugno 2025 sono state trovate senza vita una donna, di circa 30 anni, e una neonata, che l'esame genetico ha confermato essere madre e figlia. 

La donna, che non aveva documenti con sé, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, sarebbe stata identificata nel pomeriggio di oggi, 12 giugno 2025.

Ma la Questura, pochi minuti dopo la pubblicazione della notizia, ha diffuso una nota per smentire l'identificazione, affermando che le segnalazioni sono ancora al vaglio.

Chi è la donna trovata senza vita a Villa Pamphili a Roma? La Questura non conferma l'identificazione

Si stanno "vagliando tutte le ipotesi e le segnalazioni, ma ancora "non è stato "identificato nessuno", ha fatto sapere la Questura di Roma, rispetto a quanto riportato da alcuni organi di stampa.

Il mistero sul ritrovamento dei cadaveri sta richiedendo tempo per arrivare a una soluzione. La donna, morta da circa una settimana, era in avanzato stato di decomposizione. La piccola, invece, risultava morta da due giorni.

La madre, di circa 30 anni, era bionda, con lineamenti caucasici, alta 164 centimetri e pesava 58 chili. Presentava vari tatuaggi (sul braccio destro, sulla fascia addominale e sull’interno del piede destro), dei quali sono state diffuse le immagini per aiutare gli inquirenti a darle un nome.

Le impronte dattiloscopiche sono state inviate anche all'estero, per effettuare verifiche nelle banche dati, dopo che quelle italiane non avevano fornito risultati. 

Non risultano denunce di scomparsa, né alcun passaggio negli ospedali. Un rebus che, con l'identificazione, potrebbe arrivare a una soluzione e stringere il cerchio intorno al killer.

Se le cause della morte della presunta 30enne sono ancora in dubbio, secondo l'autopsia la piccola è stata invece soffocata.

La scoperta dei cadaveri

La macabra scoperta dei due corpi  è avvenuta casualmente nel pomeriggio del 7 giugno, all'interno del parco di Villa Pamphili a Roma, molto frequentato dai cittadini.

Il primo a essere notato, tra alcuni rovi, è stato quello della neonata, di età compresa tra i sei e gli otto mesi. Circa tre ore dopo, intorno alle 19:30, il ritrovamento anche di quello di una donna, a ridosso della cancellata che dà su via Leone XIII, a Roma. 

I cadaveri erano entrambi nudi, a una distanza di 200 metri l'uno dall'altro,  senza segni di violenza sessuale. L'autopsia ha stabilito che la donna non aveva fatto uso di sostanze stupefacenti, né di farmaci; non sono stati riscontrati traumi o lesioni.

La piccola, invece, sarebbe stata picchiata e strangolata: sul suo corpicino sono stati trovati segni compatibili con delle percosse. L'esame genetico ha poi confermato quanto già ipotizzato in precedenza, ossia che fossero madre e figlia.

Le ipotesi sulla morte 

Al momento non ci sono riscontri su un duplice omicidio. La donna potrebbe essere morta per cause naturali. Diverso il caso della bambina, che invece sarebbe stata uccisa. 

Restano però gli interrogativi su cosa sia successo nei giorni di distanza tra la morte della donna e quella della piccola. Si cerca la persona, forse un uomo, che avrebbe cercato di nascondere il corpo della madre con un sacco, per poi abbandonare la figlia - viva o morta - tra i rovi poco distante.

La piccola potrebbe essere nata all'estero alla fine del 2024 o all'inizio del 2025, ma si attendono riscontri dai nosocomi italiani, dopo che le verifiche in quelli della Capitale non hanno dato esito positivo.

La supertestimone: "Le vittime insieme a un uomo"

Un'operatrice del servizio giardini ha riferito agli inquirenti di aver visto la donna e la bimba insieme a un uomo "con la carnagione olivastra" nei giorni precedenti al ritrovamento dei cadaveri. Lo riporta La Repubblica.

Stando alla sua testimonianza, i tre avrebbero dormito all'interno di una tenda nascosta tra gli oleandri nel parco, vicino al muro di cinta su via Leone XIII. Non parlando italiano, avrebbe chiesto loro, in inglese, di andare via, in quanto si trovavano in una zona vietata.

La tenda, già sequestrata dagli inquirenti, non è in vendita ma viene distribuita da una Onlus ai senzatetto: per riceverla è necessario lasciare un documento d'identità.

Sebbene possa aver cambiato proprietario, gli investigatori starebbero seguendo questa pista e focalizzandosi su alcuni effetti personali, ritrovati nei pressi dei cadaveri. Oltre che su un braccialetto e una tutina rosa, buttata nella spazzatura, segnalata anche da alcuni testimoni.

LEGGI ANCHE