Franzo Grande Stevens è stato uno dei più celebri avvocati italiani, noto per essere stato il legale di fiducia della famiglia Agnelli e presidente onorario della Juventus Football Club. La sua lunga carriera e la sua influenza nel mondo industriale e sportivo italiano lo hanno reso una figura di primo piano nel panorama nazionale.
Franzo Grande Stevens si è spento all'età di 96 anni. La causa della morte non è stata resa pubblica, ma dovrebbe trattarsi di cause naturali.
Franzo Grande Stevens nacque a Napoli il 13 settembre 1928, da una famiglia di origini anglo-siculo-partenopee: un ramo proveniva da Avola, in Sicilia, mentre l’altro aveva radici inglesi, da cui deriva la seconda parte del suo cognome.
Trascorse l’adolescenza a Napoli, dove conseguì la maturità classica e si laureò in giurisprudenza presso l’Università Federico II, allievo di Alessandro Galante Garrone. Dopo il praticantato con l’avvocato Francesco Barra Caracciolo di Basciano, si trasferì a Torino, città che sarebbe diventata il fulcro della sua vita professionale e personale.
Nel 2024, Grande Stevens aveva 96 anni e, nonostante l’età avanzata, risultava ancora attivo come presidente onorario della Juventus e figura di riferimento per la famiglia Agnelli.
Franzo Grande Stevens si sposò nel 1954 con Giuliana Greco, donna di origini partenopee e figura centrale della famiglia. Dal matrimonio sono nati tre figli: Riccardo, Cristina e Sofia. Riccardo Grande Stevens, nato a Torino nel 1956, ha intrapreso una carriera nel mondo della finanza e vive attualmente a Montecarlo, mentre Cristina è avvocato come il padre e Sofia completa il nucleo familiare.
La famiglia Grande Stevens è sempre stata molto unita, legata dai valori e dalle tradizioni del Sud Italia.
Grande Stevens si iscrisse all’Albo degli avvocati nel 1954 e in breve tempo divenne uno dei più stretti collaboratori di Gianni Agnelli, tanto da essere soprannominato “l’avvocato dell’Avvocato”.
La sua carriera si è intrecciata con i principali gruppi industriali italiani: fu vicepresidente della FIAT, presidente di Toro Assicurazioni, CIGA Hotels, Cassa Nazionale Forense e Consiglio Nazionale Forense. Ebbe anche un ruolo di primo piano nella Compagnia di San Paolo e nei consigli di amministrazione di IFIL Investments e RCS MediaGroup.
Nel 1976, partecipò come difensore d’ufficio al celebre processo ai capi storici delle Brigate Rosse, insieme a Fulvio Croce, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, poi assassinato dai terroristi. Su questa esperienza scrisse il libro Vita d’un avvocato, pubblicato nel 2000.
Nel 2003, dopo la morte di Vittorio Caissotti di Chiusano, Grande Stevens divenne presidente del consiglio di amministrazione della Juventus, incarico che mantenne fino al 2006, quando fu travolto dallo scandalo Calciopoli. Dopo la vicenda, fu nominato presidente onorario del club, ruolo che ha mantenuto fino agli ultimi anni.