La Cremonese ha conquistato la promozione in Serie A al termine di una stagione vissuta sul filo del rasoio. Dopo il pareggio all’andata contro il Venezia, i grigiorossi hanno completato l’impresa con una vittoria in extremis nella gara di ritorno, regalando ai propri tifosi un traguardo attesissimo e meritato. Protagonista assoluto di questa cavalcata è stato Giovanni Stroppa, che ha saputo rimettere in carreggiata una squadra inizialmente in difficoltà, conducendola con equilibrio e pragmatismo fino alla massima serie.
Tuttavia, a sorpresa, il tecnico ha annunciato la sua rinuncia alla panchina per la prossima stagione. "La società ha deciso di prendere strade diverse, ma non ci sono problemi", ha dichiarato Stroppa, lasciando intendere che sia stata la dirigenza a orientarsi verso un nuovo corso. Ora in casa Cremonese è partita la caccia al successore: chi guiderà la squadra in Serie A? I lombardi cercano una riconferma in massima serie che manca ormai da decenni.
La scelta del nuovo allenatore sarà strettamente legata alla conferma o meno del direttore sportivo. L’attuale ds Simone Giacchetta, nonostante alcune voci discordanti, appare destinato a rimanere, garantendo un segnale di continuità in un momento delicato. Per quanto riguarda la panchina, il nome più gettonato resta quello di Davide Nicola, tecnico esperto e molto stimato per la sua capacità di lavorare in situazioni complesse.
Seguono da vicino Daniele De Rossi, reduce da un buon impatto alla guida della SPAL e Marco Giampaolo, che potrebbe rappresentare un’opzione più esperta ma con una filosofia tattica ben definita. Si allontana invece Alberto Gilardino, che sembra orientato verso un’esperienza a Pisa. Il toto-allenatore è ufficialmente iniziato, e il club lombardo sembra voler scegliere con grande attenzione il profilo giusto per affrontare la Serie A, che quest'anno sarà sempre più complicata, viste le squadre che lotteranno per la salvezza.
Se tra i papabili il nome di Davide Nicola è in pole, il motivo è chiaro: la sua storia parla per lui. Tecnico tenace, pragmatico, capace di entrare subito in sintonia con l’ambiente, Nicola ha spesso raccolto sfide difficili, portando a casa salvezze insperate. Dal miracolo con il Crotone al salvataggio del Torino, passando per le esperienze con Genoa e Salernitana, Nicola si è costruito una reputazione solida, fatta di concretezza e capacità di compattare i gruppi nei momenti critici.
Per una neopromossa come la Cremonese, il suo profilo rappresenterebbe una scelta prudente ma ambiziosa, utile a garantire equilibrio tecnico e psicologico nello scontro con le big del campionato. La sua esperienza nella gestione delle pressioni e la capacità di valorizzare giocatori poco considerati lo rendono un candidato ideale per un club che vuole mantenere una categoria prestigiosa come la Serie A.
In attesa di sciogliere i nodi dirigenziali e definire il nuovo allenatore, la Cremonese ha cominciato a muoversi anche sul mercato. In difesa piace il giovane centrale Nosa Obaretin, classe 2003 di proprietà del Napoli, che potrebbe arrivare in prestito secco. Per la fascia destra resta forte l'interesse per Davide Faraoni: il terzino, in scadenza col Verona, sarebbe un colpo d’esperienza e affidabilità a parametro zero.
A centrocampo invece si segue con attenzione Ebrima Darboe della Roma, centrocampista dinamico e duttile che i giallorossi intendono cedere a titolo definitivo. In questo momento di transizione, la Cremonese cerca di costruire con lucidità e continuità una squadra che possa reggere l’urto della Serie A. Con una promozione conquistata con sudore e cuore, l’obiettivo ora è consolidarsi. E tutto partirà dalla scelta dell’uomo giusto per guidare i grigiorossi.