Non sembra trovare pace il momento di Jannik Sinner. Dopo la cocente sconfitta in finale al Roland Garros contro Carlos Alcaraz, in una delle battaglie più intense della stagione, il numero uno d’Italia incassa un altro colpo, questa volta sull’erba tedesca dell’ATP 500 di Halle. In coppia con Lorenzo Sonego, il 23enne altoatesino è uscito subito al primo turno del torneo di doppio, battuto in rimonta dalla coppia formata dallo statunitense Alex Michelsen e dal russo Karen Khachanov.
Il punteggio finale recita 2-6, 7-5, 10-3 in favore degli avversari, con un super tie-break che ha visto crollare la resistenza del duo italiano. Dopo la gloria a Melbourne e la grande corsa a Parigi, il cammino sull'erba inizia nel peggiore dei modi.
L’incontro era iniziato nel migliore dei modi per la coppia azzurra. Dopo un primo game complicato, Sinner e Sonego hanno subito alzato il ritmo, trovando brillantezza soprattutto con un Sonego molto incisivo sul lato del rovescio. Con il primo break arrivato nel terzo gioco e un secondo strappo decisivo al sesto game, i due italiani hanno preso il controllo del primo set chiudendolo con autorità sul 6-2. L’alchimia tra i due sembrava ben calibrata: Sinner solido in battuta, Sonego esplosivo e propositivo a rete.
Anche il secondo parziale si era messo sui binari giusti, con un immediato break e il vantaggio per 2-0. Tuttavia, da quel momento qualcosa si è rotto. Gli errori hanno iniziato ad accumularsi, in particolare da parte di Sinner, e Michelsen-Khachanov ne hanno approfittato per rientrare. Dopo un continuo botta e risposta fino al 5-5, il break a zero firmato dal duo americano-russo ha ribaltato l’inerzia, mandando il match al super tie-break. Qui gli azzurri sono crollati: sotto 3-0 in avvio e incapaci di reagire con efficacia, hanno subito un netto 10-3 che ha sancito l’eliminazione.
Per Sinner questa sconfitta potrebbe sembrare marginale dal punto di vista tecnico, ma non lo è sul piano mentale. Dopo aver sfiorato la vittoria al Roland Garros, mancando l’occasione di vincere il secondo Slam dell’anno, il campione azzurro si ritrova ancora una volta a fare i conti con un passo falso imprevisto. Il match di doppio ad Halle doveva rappresentare un modo per sciogliersi e iniziare a prendere confidenza con la superficie erbosa in vista di Wimbledon, ma si è invece trasformato in un altro scenario frustrante.
Sebbene il doppio non sia il suo focus principale, Sinner aveva mostrato buoni segnali di sintonia con Sonego, e la caduta così repentina nel super tie-break può pesare più di quanto sembri. Da gennaio ad oggi il bolzanino ha vissuto una stagione altalenante, costellata da grandi trionfi ma anche da momenti emotivamente duri. Con il passaggio sull’erba, una superficie che ha sempre richiesto a Sinner più tempo per essere digerita, il rischio di un calo mentale è concreto, ed è qui che il lavoro dello staff — Vagnozzi e Cahill in primis — sarà determinante.
L’eliminazione precoce nel doppio non pregiudica certo la stagione di Jannik Sinner, ma è un campanello d’allarme da non sottovalutare. A Halle, nel tabellone di singolare, il cammino sarà tutto da costruire, ma servirà subito una risposta convincente per archiviare questo momento di appannamento. Il tennis, soprattutto ad alti livelli, non perdona pause mentali: e ora che l’appuntamento con Wimbledon si avvicina, ogni match diventa fondamentale per ritrovare fiducia e automatismi sull’erba.
Per Lorenzo Sonego, invece, la partecipazione in doppio resta una parentesi utile a ritrovare ritmo. Ma gli occhi sono tutti puntati su Sinner, che dopo i fasti di inizio stagione ha ora bisogno di scrollarsi di dosso un periodo complicato e tornare a far parlare il campo. Halle doveva essere un’occasione di ripartenza tranquilla. Si è trasformata, invece, in un’altra tappa da digerire con fatica. Ma per chi ha vinto l’Australian Open e ha sfiorato la gloria a Parigi, rialzarsi non è un’opzione: è una certezza.