"Affari tuoi": quanto hanno vinto ai pacchi stasera, 16 giugno 2025? Duecentoquarantottesima puntata di questa edizione che vede come conduttore Stefano De Martino e che nella puntata di ieri, 15 giugno, ha totalizzato il 26 per cento di share e 4 milioni 223 mila spettatori. Il concorrente torna a casa a mani vuote. Vuoi sapere cosa è successo nella puntata di Affari tuoi del 16 giugno su Rai 1? Non perdere il nostro resoconto completo.
In gara Graziano per l'Abruzzo. Con lui gioca la moglie Belinda. La coppia gioca con il pacco numero 11.
In questo nuovo appuntamento gioca Graziano per l'Abruzzo.

Si parte dal pacco numero 7 della Sardegna in cui ci sono zero euro, nel pacco numero 2 del Molise ci sono 5 euro e nel pacco numero 18 della new entry della Basilicata ci sono 200 euro. E ancora nel pacco numero 15 dell'Umbria ci sono 100 euro, nel pacco numero 16 del Lazio ci sono 500 euro, infine nel pacco numero 14 del Trentino Alto Adige ci sono 20mila euro.
La prima offerta è di 41mila euro, ma il concorrente rifiuta e va avanti. Nel pacco numero 19 del Piemonte ci sono 10mila euro, nel pacco numero 17 della Toscana c'è il Montepulciano, infine nel pacco numero 8 dell'Emilia Romagna ci sono 200mila euro.
Questa volta il Dottore propone il cambio, ma Graziano vuole proseguire con il proprio pacco. Nel pacco numero 6 della Sicilia ci sono 30mila euro, nel pacco numero 9 della Campania ci sono 50mila euro, infine nel pacco numero 20 della Liguria ci sono ben 300mila euro.
Dopo 20 puntate un tiro vale 20mila euro, ma il concorrente non cede. Nel pacco numero 1 della Valle d'Aosta trova 5mila euro, allora il Dottore riprova con il cambio e questa volta Graziano accetta, prendendo il pacco numero 13 della Puglia. Nel pacco appena lasciato ci sono ben 100mila euro e per tre tiri il Dottore chiama le carte: Graziano pesca ancora il cambio e questa volta rinuncia.
Nel pacco numero 3 delle Marche ci sono 75mila euro, nel pacco numero 5 della Calabria ci sono 20 euro e nel pacco numero 4 della Lombardia ci sono 15mila euro. Restano in gioco solo pacchi blu e nel suo c'è 1 euro, quindi si va direttamente alla Regione Fortunata: la risposta esatta è l'Emilia Romagna, quindi Graziano non indovina.
Una serata alquanto allegra, dall’inizio sino quasi al termine, quando tutto è precipitato. Graziano da Atri, in provincia di Teramo (gioca con la moglie Belinda - “dolcemente luminosa”, entrambi allietati a casa dai due figli Manuele – “Dio è con noi” e Maria Sole – “Maria amata dal sole”: non c’è che dire, proprio una bella famigliola) è diventato famoso per il suo essere venditore ambulante di arrosticini (spiedini di carne ovina, tipici della cucina abruzzese, spesso chiamati anche "rustelle", legati alla tradizione pastorale dell'Abruzzo, in particolare nell'area del Gran Sasso). Come al solito, prima di giocare il Concorrente racconta, per sommi capî, della sua famiglia (e qui presenta Belinda e figli) e della sua attività lavorativa: e qui il Dottore avrebbe dovuto emozionarsi nel sentire vita, morte e miracoli di Graziano, nonché della sua ricerca di un finanziamento bancario (rifiutato) e, al colmo della disperazione, della trasformazione dell’auto del suocero in autonegozio (sicuramente - ?! - con le imprescindibili licenze per il commercio itinerante); ed ora sono due i furgoni itineranti: complimenti, caro Graziano! Il gioco: come accennato sopra, i primi passi sono fulminanti con una serie di pacchi blu fatti fuori. Il tabellone dei rossi è ancora salvo, tanto che il mitico Dottore offre ben 41k €s (non poteva offrirne di meno, stante la presenza ancora dei tanto desiderati 300k, 200k, 100k, 75k…); ma, dopo alcune mosse ancora sui pacchi blu, spariscono i 200k e, poco dopo, anche i 300k dalla Liguria se ne vanno…; la “fine” è decretata: accetta il cambio e nel pacco che aveva scelto c’erano i 100k. Alla successiva proposta di cambio, Graziano rinuncia: prosegue e, in breve, resta senza pacchi rossi. Come previsto, si va alla Regione fortunata: il primo tentativo (per 50k €s) fallisce, così come anche il secondo (per 100k) perché la scelta sarebbe dovuta cadere, non sulla Lombardìa, ma sulla confinante Emilia-Romagna. E vallo a sapere… Comunque, Graziano e famiglia: godetevi i vostri arrosticini, la vostra bella Atri, con il suo stupendo Duomo, monumento nazionale, le altre quindici chiese, senza dimenticare il Teatro romano del I secolo d.C.- Pensate che il ricordo degli arrosticini mi ha fatto tornare alla mente un ristorante - in cui andavo spesso - in un paese sul confine tra il sud della provincia di Como e l’inizio della provincia di Monza-Brianza: prima era una pizzeria ma da alcuni anni è diventata “Osteria Rifugio d’Abruzzo” ove, oltre al tagliere e alle pollette (non: polpette!) e agli “gnocchi al ragù bianco di pecora” (un primo eccezionale), non mancano mai gli “arrosticini”, vero piatto forte del locale che a me piace soprattutto perché riesco ad andarvi quando c’è pochissima gente (sono un perfetto seguace di Andy Warhol, pittore e regista statunitense: “Uno è compagnia, due è già folla e tre è addirittura un party…”). Grazie per la disponibilità, Angelo da Varese
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