18 Jun, 2025 - 11:10

Terza guerra mondiale, la frase di Einstein torna di stretta attualità: ecco cosa diceva

Terza guerra mondiale, la frase di Einstein torna di stretta attualità: ecco cosa diceva

Albert Einstein, uno dei più grandi scienziati del Novecento, non fu solo un rivoluzionario della fisica, ma anche una voce lucida e preoccupata sui pericoli della guerra e delle armi di distruzione di massa. La sua celebre frase sulla terza e quarta guerra mondiale è diventata un monito universale:

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Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza Guerra Mondiale, ma la Quarta Guerra Mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni.

Questa citazione, pronunciata all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, racchiudeva tutta l’angoscia di un’epoca che aveva appena visto gli effetti devastanti della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, e che si affacciava sull’incubo di un futuro ancora più distruttivo.

Terza guerra mondiale, significato frase di Einstein

La frase di Einstein è una potente metafora. Con queste parole, il fisico non si limitava a fare una previsione sulle tecnologie belliche future, ma lanciava un allarme sulle conseguenze estreme che una terza guerra mondiale, combattuta con armi ancora più distruttive di quelle già conosciute, avrebbe potuto avere sull’umanità.

Einstein, che aveva contribuito indirettamente allo sviluppo della bomba atomica con la sua famosa lettera a Roosevelt, era ben consapevole del potenziale distruttivo dell’energia nucleare. Secondo lui, una terza guerra mondiale combattuta con armi nucleari avrebbe potuto annientare la civiltà moderna, riportando i sopravvissuti a uno stato primitivo, in cui la tecnologia e la società sarebbero state distrutte a tal punto che, in un eventuale quarto conflitto, l’uomo avrebbe avuto a disposizione solo armi rudimentali come pietre e bastoni.

La frase, quindi, non va interpretata letteralmente, ma come un avvertimento: l’uso indiscriminato delle armi di distruzione di massa potrebbe portare a una catastrofe globale, cancellando secoli di progresso e lasciando l’umanità in una condizione di totale arretratezza. Einstein sottolineava così la follia della guerra e la necessità di trovare soluzioni pacifiche ai conflitti.

Un monito ancora attuale

Le parole di Einstein sono tornate spesso d’attualità ogni volta che il mondo si è trovato sull’orlo di nuovi conflitti globali, come durante la Guerra Fredda o nelle recenti tensioni internazionali. Il suo messaggio è chiaro: la guerra, soprattutto in un’epoca di armi nucleari e tecnologiche sempre più sofisticate, non può che condurre alla distruzione reciproca e alla fine della civiltà.

Einstein, pur essendo stato determinante per lo sviluppo teorico dell’energia nucleare, fu sempre contrario all’uso militare di questa scoperta. Sottolineò più volte che la scienza dovrebbe essere al servizio della pace e del benessere dell’umanità, non della sua distruzione.

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